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Soppressione treni in Campania, i sindacati:’Vetrella mente’

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"Abbiamo appreso a mezzo stampa della dichiarazione dell’On. Vetrella, intervenuto alla Rocca dei Rettori di Benevento, che smentisce voci riguardo ai tagli dei treni che abbiamo annunciato di Trenitalia Trasporto Regionale Campania", scrivono i sindacati in una nota stampa.
Abbiamo la sensazione che “l’incompetenza e la mala fede” sia tutta da una parte, soprattutto di chi le cose non le dice con un linguaggio chiaro e pulito, senza lasciare dichiarazioni che non trovano rispondenza su quanto è già accaduto in Trenitalia Campania.
Vogliamo ricordare all’ Onorevole Vetrella che già nel 2010, per l’anno 2011, il suo Assessorato ha tagliato nei mesi di settembre 30 treni e poi a dicembre altri 80 treni, che hanno messo in ginocchio tutte le zone interne, in particolare le province di Benevento e Avellino, tagliando collegamenti ferroviari sia con Foggia, Napoli, Caserta e Salerno.
Tutto questo ha prodotto, unitamente ad altri tagli nel Trasporto su gomma l’isolamento d’interi paesi del Sannio e dell’Avellinese, i cui risultati sono quelli certificati.
Il contratto di servizio con Trenitalia Direzione Trasporto Regionale Campania che chiediamo di onorare e rispettare è quello siglato fra le parti nel 2009, i cui atti pubblici, basta andare su google e cercare il contratto di servizio di Trenitalia regione Campania e verificare i dati in essi contenuti nella consulta regionale del 27 maggio 2009 dall’ACAM, per verificarne cifre, riguardo ai costi e le garanzie dello stesso contratto, anno 2009, 162,6 Milioni di Euro e tutto quanto previsto compresi gli investimenti per l’acquisto e la ristrutturazione dello stesso materiale rotabile di Trenitalia.
Cifre non confermate per l’anno 2011 che si è abbassato a 153 milioni di Euro, con la soppressione dei 112 treni effettuati nei mesi di settembre e dicembre 2010, come richiesto dalla stessa Regione Campania.
Ora ci dica l’assessore se “intende rispettare il Contratto di Servizio con Trenitalia e non intende modificarne le risorse economiche, il che significa anche l’offerta commerciale, cioè treni”, perché a questa domanda deve rispondere l’Assessore in maniera netta e precisa senza parlare sui generis, per non denunciare poi che manca un piano di trasporto regionale in Campania integrato e intermodale, che tenga dentro il sacrosanto diritto alla mobilità dei cittadini della Campania, poiché gli stessi cittadini, associazioni pendolari e le stesse province e comuni della Regione Campania stanno manifestando il loro dissenso su un servizio che l’assessorato alla Regione Campania sta distruggendo pezzo per pezzo.
Abbiamo chiesto un incontro e un tavolo di confronto con l’Onorevole Caldoro attivando lo stato di agitazione di tutte le aziende del trasporto regionale, in caso di mancato confronto ci sarà una prima azione di sciopero."