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Comunità Montana del Fortore: approvato il Piano Stralcio Forestale

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Al termine di un percorso complesso e impegnativo è stato approvato con delibera del Consiglio Generale della Comunità Montana del Fortore il Piano Stralcio Forestale predisposto dall’Ufficio di Bonifica Montana e Forestazione.
"L’obiettivo del Piano Stralcio – ha affermato il Presidente Zaccaria Spina – è quello di sopperire all’assenza del Piano Forestale Regionale e fare in modo che la Regione si attivi in tal senso, al fine di scongiurare il serio rischio di una sospensione dei cantieri con conseguenze nefaste se si pensa all’importanza dell’imprescindibile e corretto rapporto tra uomo e risorse naturali”.
Per il biennio 2012/2013, infatti, la Regione Campania ha avocato a sé il compito di effettuare la progettazione delle opere di cui alla legge 11/96, stabilendo che le 20 comunità montane presenti sul territorio elaborino i loro programmi solo sulla base del documento generale di programmazione forestale predisposto dalla Regione.
“A tutt’oggi – ha aggiunto Spina – non vi è traccia del progetto, né tantomeno se ne conoscono i tempi di realizzazione e i possibili contenuti, per cui è grandissima la preoccupazione dei Presidenti delle Comunità Montane, delle Organizzazioni Sindacali e di tutti i lavoratori in ordine alle conseguenze certamente negative che si determinerebbero qualora tale grave inerzia dovesse continuare. Per evitare di giungere alla chiusura dei cantieri con le ovvie ripercussioni negative sugli operai forestali – ha continuato Spina – molte Comunità Montane , come quella del Fortore, hanno inteso dotarsi di un Piano Stralcio, ancorché tale procedura non sia più prevista dalla legislazione vigente”.
Quanto ai contenuti del Piano Stralcio Forestale, va sottolineato come la allegata Relazione Tecnica, a firma del Responsabile B.M. e Forestazione Pietro Giallonardo, metta in evidenza la grande importanza e la multifunzionalità del bosco sotto l’aspetto ambientale, paesaggistico, estetico, energetico ed economico e, soprattutto, come una migliore valorizzazione degli ecosistemi naturali e una loro più corretta ed equilibrata gestione possa produrre risultati proficui per tutta la collettività.
“I recenti disastri, scrive Giallonardo, che stanno interessando il nostro territorio, che si ripresentano con regolarità allarmante ogni anno ci fanno capire che vi è un nesso certo tra il disboscamento, l’erosione e il dissesto idrogeologico. Sarebbe interessante a questo punto analizzare compiutamente quelli che sono i vantaggi del verde a fronte di investimenti spesso modesti”.
Si è affrontato così il tema della valutazione economica annuale dei beni ambientali (Valore Economico Totale), riscontrando come, nel caso di specie, tale valore (stimato in euro 11.700.000,00) sia di gran lunga maggiore della spesa annuale richiesta dall’Ente con il menzionato Piano Stralcio Forestale (euro 5.000.000,00).
In conclusione, la spesa richiesta relativamente alle annualità 2012 e 2013 risulta essere minima rispetto ai benefici ottenibili da una corretta ed equilibrata gestione del territorio.