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L@p Asilo 31: ‘Acqua, il comune di Benevento ci dica se la GeSeSa ha ridotto le tariffe’

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Con la pubblicazione, in data 20 luglio 2011, del Decreto del Presidente della Repubblica n. 116 è stata sancita ufficialmente la vittoria referendaria e l’abrogazione della norma – scrive in una nota il L@p Asilo 31 di Benevento – “che consentiva ai gestori di caricare sulle nostre bollette anche la componente della “remunerazione del capitale investito”. La “remunerazione del capitale investito”, che ricordiamo, è pari al 7% della sommatoria degli investimenti effettuati nel periodo di affidamento al netto degli ammortamenti, nella generalità dei casi, incide sulle nostre bollette per una percentuale che oscilla, a seconda del gestore, fra il 10% e il 20%”.
“Il referendum – prosegue la nota – era stato proposto per far valere un principio chiaro: nella gestione dell’acqua non si devono fare profitti!
E la risposta dei cittadini (95,8% a favore della cancellazione del profitto) non lascia alcun dubbio sull’opinione, praticamente unanime, del popolo italiano. Oggi, a distanza di alcuni mesi, risulta che, in tutto il territorio nazionale, nessun gestore abbia applicato la normativa, in vigore dal 21 luglio 2011, diminuendo le tariffe del servizio idrico. In altre parole molti tra i gestori del servizio idrico italiano hanno ignorato con pretestuose argomentazioni l’esito referendario.
Per questo motivo chiediamo agli amministratori di Palazzo Mosti che detengono il 49% della Gesesa di dare immediatamente informazioni ai cittadini. Vogliamo sapere se la Gesesa applica la quota di remunerazione di capitale nelle bollette dei cittadini o se invece a partire dal 21 luglio il comportamento della società in parte comunale si è attenuto alle nuove norme vigenti. L’amministrazione comunale chiarisca la sua posizione in merito.
Nel caso in cui la Gesesa avesse applicato tale tariffa, ci proporremmo di attivare da subito delle istanze di rimborso per i cittadini. Del resto non sarebbe la prima volta…canone di depurazione docet…”