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Sequestro discarica Sant’Arcangelo: il 28 Febbraio l’udienza. I vecchi siti ancora in attesa di bonifica

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Il 28 febbraio è fissata l’udienza del Gip per discutere in merito alla richiesta di dissequestro della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte presentata dalla Provincia di Benevento. Il sito era stato posto sotto sequestro il 18 marzo 2011. Ad apporre i sigilli al cancello di entrata della discarica, gestita dalla Daneco spa, erano stati gli uomini del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Comando Provinciale di Benevento.

Il provvedimento era scaturito a seguito di una lunga ed intensa attività di indagine svolta dagli uomini del Corpo forestale dello Stato che aveva portato alla luce l’inquinamento causato dall’illecito smaltimento del percolato prodotto all’interno della discarica, nonché l’esistente il pericolo di frana e di disastro ambientale, in quanto non erano stati eseguiti i lavori richiesti dalle prescrizioni contenute nelle relative autorizzazioni.

La Provincia di Benevento e la sua società, la Samte, deputata a gestire il ciclo dei rifiuti nel Sannio, considerano la discarica di contrada Nocecchie di fondamentale importanza per il conferimento dei rifiuti. Il presidente della Samte Giovanni Zarro si dichiara fiducioso sulla possibilità che la magistratura si pronunci per il dissequestro del sito, in quanto “realizzati tutti gli interventi di messa in sicurezza richiesti dalla magistratura.”

Permane intanto il problema della bonifica delle discariche nel Sannio. Anche a Sant’Arcangelo Trimonte, due vecchie discariche in disuso, una comunale ed una gestita in passato dalla Fibe, poste a valle della mega discarica, e già poste sotto sequestro il 20 luglio del 2010 per inquinamento da percolato, attendono di essere bonificate. Ma la messa in sicurezza che sarebbe dovuta già partire, è ferma.

La bonifica sarebbe stata possibile già nei mesi scorsi,” ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Gianluca Aceto, “perchè il Ministero dell’Ambiente a luglio decise il finanziamento della prima trance di interventi, le vecchie compensazioni ambientali per intenderci, purtroppo adesso bisognerà aspettare la ripartizione dei fondi Fas della Regione Campania, con i tempi che tutti sanno quali possono essere. Questo è davvero un grosso peccato.”

Erika Farese

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