POLITICA
Parco del Matese, Errico (FI): “Norme superate e cinghiali fuori controllo”
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Aumentano giorno dopo giorno i danni causati dai cinghiali nell’area del Parco Nazionale del Matese. Gli allevatori di Roccamandolfi denunciano una situazione ormai divenuta ingestibile: ettari di pascoli devastati e attività messe in ginocchio, mentre restano in vigore norme sulla monticazione considerate non più idonee e risalenti addirittura al Regio Decreto 3267 del 1923. Regole che, lamentano gli operatori, non tengono conto dei cambiamenti climatici, delle esigenze di tutela sanitaria degli animali e che vengono applicate anche su terreni privati, con il rischio di sanzioni onerose. Sulla vicenda interviene il consigliere regionale di Forza Italia Fernando Errico, che rilancia l’allarme degli allevatori e sollecita un’azione immediata e coordinata.
“La situazione che stanno vivendo gli allevatori dell’area del Parco Nazionale del Matese è ormai divenuta insostenibile. Ogni giorno registriamo nuovi danni provocati dai cinghiali, che continuano a devastare pascoli e terreni agricoli, mentre agli allevatori vengono imposte norme vetuste, risalenti addirittura al Regio Decreto 3267 del 1923, che non rispondono più alla realtà dei fatti né alle esigenze attuali del settore. Oggi le condizioni climatiche, ambientali e sanitarie sono profondamente cambiate. Continuare ad applicare rigidamente regole pensate oltre un secolo fa significa non solo mortificare il lavoro degli allevatori, ma anche negare un’evidenza che tutti, istituzioni comprese, dovrebbero ormai riconoscere. Non basta una semplice proroga al pascolo concessa dalla Regione Molise fino al 15 dicembre 2025. Serve un’azione coordinata e tempestiva tra Regione Campania, Regione Molise e Ente Parco.
Bisogna aggiornare immediatamente la normativa sulla monticazione, introdurre deroghe specifiche per le aree colpite e, soprattutto, mettere in campo un piano straordinario e concreto per il contenimento della fauna selvatica, che sta compromettendo interi ecosistemi e mettendo in ginocchio famiglie di lavoratori. Raccogliamo e facciamo nostro l’appello di Vitalino Scasserra, allevatore del luogo e portavoce di una categoria stanca di promesse e rinvii. Gli allevatori del Matese non chiedono privilegi, ma solo di poter lavorare in condizioni di sicurezza e dignità, tutelando al tempo stesso le loro aziende e il territorio. Come consigliere regionale mi farò promotore di una proposta normativa che adegui le regole alla realtà attuale, valorizzando l’attività pastorale, da sempre presidio ambientale e culturale del nostro territorio, e garantendo controlli efficaci sulla fauna selvatica. Il Matese merita risposte immediate e concrete, non più rinvii”.




