CULTURA
Due riconoscimenti letterari per Nicola Sguera. In ristampa il romanzo “Euthymios”
Ascolta la lettura dell'articolo
Nella giornata di ieri Nicola Sguera ha ricevuto due riconoscimenti letterari. In mattinata è risultato terzo al prestigioso Premio internazionale “Città di Pomezia” per la sezione “silloge inedita” con “Una luce che risplende in luoghi oscuri”. La giuria, presieduta dal prof. Massimiliano Pecora, ha così motivato il premio: «per l’uso sapiente della poesia gnomica ricollocata in chiave contemporanea, per le articolate e accorte occorrenze del novenario e del settenario alternati a sentenziosi esercizi di “prosa numerosa”, per la mimesi di una nuova innodia pentecostale giocata sul registro laico e consustanziata dalla ripresa del soggiacente tentativo di superare la disperazione intergenerazionale a favore di una misurata e non prostrata accettazione delle turpitudini della vita». La raccolta (la quinta dell’autore) sarà pubblicata a cura dell’associazione Sisysphus, promotrice della manifestazione.
Nel pomeriggio, a Teverola, Sguera è risultato vincitore del Premio “I versi non scritti” con il racconto La morte di Socrate, in cui il filosofo, in procinto di bere la cicuta, è visto nella sua umanità impaurita attraverso gli occhi del giovane Platone.
Intanto, esaurita la prima tiratura del romanzo Euthymios. Il medico greco che incontrò Yeshua, l’editore Bolis sta provvedendo alla ristampa.



