SANNIO
A San Salvatore Telesino presentato ‘Quel che resta di Venere’, nuovo romanzo di Angela Barbieri
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L’Associazione “Massimo Rao” ha ospitato nella Pinacoteca Comunale dedicata al grande artista telesino la presentazione del nuovo romanzo di Angela Barbieri, ‘Quel che resta di Venere’. La scrittrice, originaria di Laureto, ha dialogato con il presidente del Museo Arcos, Ferdinando Creta, e con la presidente dell’associazione, Patrizia Bove, davanti a una platea numerosa e attenta.
Barbieri ha illustrato la genesi del suo secondo lavoro letterario, pubblicato dopo il successo del pluripremiato esordio I giorni di Marzo. Quel che resta di Venere è un racconto autobiografico e insieme un viaggio nei luoghi dell’arte: musei, siti archeologici e spazi culturali diventano lo sfondo dell’intensa storia d’amore tra la protagonista Lucrezia, quarantenne napoletana appassionata d’arte, e Max, giornalista e critico dal fascino enigmatico. Una relazione che si nutre di ricerca estetica, inquietudine interiore e tensione verso la bellezza come forma di liberazione.
Il romanzo si muove tra alchimia culturale, suggestioni esoteriche e simbolismi onirici, confermando – come sottolineato nel corso della serata – la solida conoscenza del mito classico e del patrimonio culturale campano da parte dell’autrice, capace di trasformare le emozioni in un percorso introspettivo che coinvolge il lettore.
La presentazione ha trovato una cornice ideale nella Pinacoteca dedicata a Massimo Rao: le atmosfere surreali del pittore telesino hanno risuonato con le pagine del libro, in un dialogo ideale tra pittura e scrittura evocato dagli stessi relatori.
L’evento, scandito da momenti di musica, riflessioni e amicizia, ha visto anche le incursioni critiche di Ferdinando Creta e l’instancabile presenza della presidente Patrizia Bove, che ha rinnovato l’impegno dell’Associazione “Massimo Rao” nella promozione delle eccellenze culturali regionali.
A impreziosire la serata gli interventi musicali di Sara Santillo e Domenico Ventrone al violino, ed Elvira Landino al pianoforte, che hanno reso omaggio a Ornella Vanoni, regalando al pubblico un finale elegante e suggestivo.




