AMBIENTE
Il WWF Sannio chiede la sospensione dell’autorizzazione per l’impianto idroelettrico sul Tammaro: “Troppe criticità ignorate”

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Il WWF Sannio ha presentato una formale istanza alla Provincia di Benevento, chiedendo la sospensione o la revoca in autotutela della determinazione n. 1860 del 10/09/2025, con cui è stata concessa alla REC Srl l’autorizzazione alla derivazione di acque pubbliche a uso industriale per la realizzazione di un impianto di accumulo idroelettrico attraverso pompaggio puro.
L’associazione ambientalista ha inoltre inoltrato una richiesta di accesso agli atti, anche ai sensi della normativa FOIA (Freedom of Information Act), per verificare la correttezza dell’iter amministrativo e valutare eventuali ulteriori azioni a tutela del territorio.
La determina autorizza il prelievo di 30 litri al secondo dall’invaso del fiume Tammaro, situato in un’area di particolare pregio naturalistico: ZPS e ZSC della Rete Natura 2000 e sede di un’Oasi WWF. Secondo il WWF, la valutazione della Provincia appare inadeguata e parziale, in quanto non tiene conto di gravi criticità già segnalate dall’associazione alle autorità competenti, documentate e accessibili pubblicamente sul portale del Ministero dell’Ambiente.
Il WWF contesta la definizione di “piccola derivazione”, giudicandola fuorviante rispetto alla reale portata del progetto, che prevede il pompaggio e la restituzione di oltre 100 metri cubi d’acqua al secondo – una quantità di gran lunga superiore a quella destinata all’uso irriguo e potabile dell’invaso, pari a 3 m³/s.
Inoltre, l’iter autorizzativo risulterebbe incompleto, in particolare per quanto riguarda la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e i pareri del Ministero della Cultura. L’associazione sottolinea che non è chiaro se sia stato effettuato uno studio di fattibilità economica, né se il canone di concessione sia stato valutato da professionisti qualificati.
Tra le principali perplessità sollevate, anche il valore economico della concessione, ritenuto inadeguato rispetto all’impatto ambientale e al potenziale ritorno economico per la società affidataria. Il WWF si chiede: sono previste tariffe agevolate per i Comuni interessati? Ci sono agevolazioni o garanzie per residenti e agricoltori? Esiste uno studio economico sul ritorno per il territorio?
In assenza di risposte chiare, l’associazione preannuncia che, in caso di inerzia da parte della Provincia, si rivolgerà alla Procura presso la Corte dei Conti per verificare eventuali danni erariali derivanti da una concessione troppo favorevole all’impresa e senza ricadute positive per la collettività.
Nella sua istanza, il WWF ricorda che la normativa FOIA, introdotta dal decreto legislativo 97/2016, consente un controllo diffuso sull’operato delle amministrazioni pubbliche, promuovendo trasparenza, partecipazione e responsabilità. “È fondamentale – conclude l’associazione – che decisioni di tale rilevanza ambientale ed economica siano assunte in maniera trasparente, partecipata e nel pieno rispetto delle norme”.