POLITICA
Megna e Ferella a Roma per la Conferenza Nazionale di Verdi e Sinistra sulle aree interne

Ascolta la lettura dell'articolo
Si è svolta a Roma sabato 4 ottobre la Conferenza Nazionale Programmatica di Alleanza Verdi e Sinistra “Aree interne. Un altro futuro”. Anche il Sannio ha avuto una rappresentanza, con la partecipazione di una delegazione beneventana composta da Giovanna Megna e da Lucio Ferella, candidato consigliere regionale alle elezioni di novembre.
Alla conferenza sono intervenuti, tra gli altri, il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, la co-portavoce nazionale di Europa Verde Fiorella Zabatta e la sindaca di Genova Silvia Salis. La giornata ha segnato l’avvio di un percorso politico che parte da un cambio di paradigma: le aree interne non sono territori marginali o “vuoti da riempire”, ma luoghi che forniscono servizi ecosistemici essenziali per l’intero Paese. Parliamo della protezione del suolo e della prevenzione dei rischi idrogeologici, della tutela delle fonti d’acqua e delle risorse naturali, della produzione di energia rinnovabile, dell’agricoltura sostenibile e della custodia del paesaggio e del patrimonio culturale.
L’attenzione si è concentrata in particolare sulla garanzia dei servizi essenziali – sanità, scuola, mobilità – sul contrasto allo spopolamento e sull’opportunità rappresentata dalla migrazione verticale verso le aree collinari e montane, spinta dal cambiamento climatico e da una crescente domanda di qualità della vita.
«Una conferenza ricca di stimoli e orientata a proposte concrete – dichiarano Megna e Ferella – a partire da una fiscalità di vantaggio per chi vive e lavora nelle aree interne al potenziamento del Sistema di Accoglienza e Integrazione, da una strategia che rilanci anche la filiera produttiva locale, agricola e artigianale al pagamento dei servizi ecosistemici. Con tale espressione si intende riconoscere e retribuire adeguatamente quelle funzioni che questi territori garantiscono al resto del Paese: dalla tutela del suolo e delle acque alla prevenzione del dissesto, dalla produzione di energia pulita alle attività agricole sostenibili, fino alla cura del paesaggio e della biodiversità. Ora il nostro impegno sarà riportare questo lavoro nel Sannio, per costruire insieme una visione nuova che rimetta al centro le potenzialità inespresse di aree che rappresentano il 60% del territorio».