POLITICA
Campania, ironia e riflessione da Antonio Verga (Lega): “Sorrentino, D’Alessio o Cannavaro? Ecco il trittico per il centrodestra”

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In attesa del nome del candidato presidente del centrodestra per le prossime elezioni regionali in Campania, arriva una riflessione pungente – e ironica – da Antonio Verga, dirigente della Lega Sannio ed ex presidente del Conservatorio “Nicola Sala”.
In una nota inviata agli organi di stampa, Verga fotografa con sarcasmo la paralisi della coalizione, ancora indecisa se puntare su una figura politica di peso o su un candidato civico. L’occasione, spiega, potrebbe essere il comizio di martedì prossimo a Lamezia Terme, in Calabria, dove il presidente del Consiglio e i leader del centrodestra saranno presenti a sostegno di Roberto Occhiuto. Lì, secondo Verga, “si vocifera che potrebbe essere annunciato anche il nome per la Campania”.
“Andremo al voto il 23 novembre, data carica di simbolismi: Fibonacci, il terremoto dell’Irpinia del 1980, San Clemente. Ma il candidato ancora non c’è”, scrive Verga, con una nota che mescola ironia e amarezza.
Al di là del tono, il dirigente ex riferimento Udc pone con lucidità una serie di questioni cruciali per il futuro della Regione. Dalla sanità alle infrastrutture, passando per il lavoro, la scuola, l’ambiente, l’agricoltura e il turismo: una lunga lista di criticità che affliggono soprattutto le aree interne, ancora scollegate e trascurate rispetto alle zone costiere.
“I cittadini della dorsale campana speravano di poter coagulare il proprio consenso attorno a una figura politica autorevole”, sottolinea. “Tant’è. Ciò non è stato possibile”.
Verga non risparmia critiche al metodo con cui si sta gestendo la scelta del candidato: “Si brancola ancora nel buio”, dice, evidenziando l’incapacità della coalizione di convergere su un nome condiviso. Si assiste, invece, a una “sovrabbondanza di proposte”, con una girandola di nomi che comprende ministri, magistrati, rettori, produttori cinematografici, giornalisti, industriali e prefetti. “Sembra tornato di moda il gioco del ‘Shoot The Bear’ dei luna park”, ironizza, evocando l’immagine di un centrodestra intento a sparare nel mucchio, nella speranza di colpire il bersaglio giusto.
Ma è nel finale che Verga affonda il colpo con un’irriverente proposta alternativa. Un “trittico di personalità civiche” che, dice, sarebbe certamente gradito al popolo campano. Si tratta di tre icone della cultura popolare e dello sport: il regista Paolo Sorrentino, l’artista Gigi D’Alessio e l’ex capitano della Nazionale Fabio Cannavaro.
“Chissà che questa proposta non possa risolvere l’indecisione che ha bloccato la discesa in campo del centrodestra”, scrive. “Almeno ora una triade sul tavolo c’è: nessuno potrà più dire che mancano idee… e coraggio”.
Il tono leggero non nasconde una verità politica difficile da ignorare: il centrodestra, in una regione cruciale come la Campania, appare ancora privo di direzione e incapace di presentare una proposta credibile e riconoscibile. E se le battute di Verga fanno sorridere, è proprio l’assenza di coesione nella gestione del dossier Campania a preoccupare.