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Servizio 118, la Cimo presenta istanza di accesso agli atti su controlli e verifiche

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Il Segretario Aziendale della Cimo-Fesmed di Benevento, Emilio Tazza, lancia un allarme sulla situazione del servizio 118, denunciando le gravi condizioni dei mezzi di soccorso e una gestione che solleva dubbi sulla correttezza amministrativa e sulla sicurezza dei cittadini.
Secondo quanto dichiarato, “le frequenti avarie delle ambulanze del servizio 118 della ASL di Benevento rappresentano il segnale evidente di una più ampia crisi sistemica che mette a rischio la corretta erogazione di servizi essenziali, sollevando sospetti anche sulla corretta gestione delle risorse pubbliche”.
Nelle ultime settimane – prosegue – si è assistito a un susseguirsi di guasti: ambulanze inidonee si bloccano durante i soccorsi e vengono sostituite in un grottesco scambio tra veicoli non affidabili. La denuncia punta il dito contro l’uso di mezzi che avrebbero ampiamente superato il limite di 150.000 km previsto dal bando di gara. “L’ASL consente l’utilizzo di ambulanze vetuste, in spregio alle clausole contrattuali – dichiara Tazza – una situazione che potrebbe rappresentare una grave minaccia alla sicurezza sanitaria pubblica”.
A fronte di un apparente risparmio derivante dall’esternalizzazione del servizio, la collettività si ritrova a sostenere costi sempre maggiori per la manutenzione di mezzi obsoleti. “Un paradosso economico – sottolinea il Segretario – che pone interrogativi sulla sostenibilità e sull’efficacia delle attuali modalità di gestione”.
Il Dott. Tazza evidenzia inoltre i rischi legati alla sicurezza degli operatori e dei pazienti: “Utilizzare mezzi non conformi rappresenta una grave inadempienza contrattuale. Ci si chiede se l’ASL abbia esercitato la dovuta vigilanza e se abbia applicato le sanzioni previste in caso di violazioni”.
Il Segretario Aziendale conclude annunciando che l’organizzazione sindacale ha presentato un’istanza di accesso civico per ottenere i documenti utili a chiarire la catena delle responsabilità. “La nostra azione – afferma – è motivata dalla necessità di tutelare valori costituzionali fondamentali: il diritto alla salute, la sicurezza sul lavoro e il buon andamento dell’amministrazione pubblica”.