POLITICA
Transito al Corso Garibaldi, Alina Caruso (FI Giovani) replica a Vallone: “Serve visione, non scorciatoia”

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“In merito alla proposta di Fratelli d’Italia sulla cancellazione della Zona a traffico limitato, credo che la ZTL non è il problema, ma una risorsa”. Così in una nota Alina Caruso, responsabile del Dipartimento Attività Produttive e Tutela dell’Impresa di Forza Italia Giovani.
Che aggiunge: “Il vero errore è stato lasciarla immobile, senza idee, senza interventi, senza una visione. Il centro storico non va smantellato: va riattivato con scelte concrete e coraggiose. Non servono semplificazioni, ma soluzioni”.
Secondo la responsabile del Dipartimento Attività Produttive di Forza Italia Giovani., il primo passo è restituire i dehors ai locali. “Senza dehors il centro muore. I dehors sono economia, accoglienza, socialità. Sono ciò che rende viva una passeggiata, sostenibile la gestione di attività spesso di piccole dimensioni. Rimuoverli è stato un errore. Restituirli è un atto di responsabilità verso i commercianti e verso l’identità stessa del Corso Garibaldi”.
Altro punto fondamentale è l’estensione del Corso Garibaldi fino alla Basilica della Madonna delle Grazie: “Oggi il Corso si interrompe troppo presto – spiega Alina Caruso -. Proponiamo di allungarlo fino a una zona oggi spenta ma piena di potenziale. Lì si può immaginare una nuova area di aggregazione con mercatini, gastronomia, cultura e artigianato, creando un collegamento diretto con i luoghi simbolo della città, come l’Arco del Sacramento e il Teatro Romano”.
Quanto alla viabilità, per Caruso non si tratta di chiudere o aprire “in modo assoluto”: “È possibile regolare in modo intelligente. In molte città italiane i centri storici pedonali sono attraversabili in fasce orarie con semafori intelligenti e sensori. Si può garantire sicurezza e mobilità senza compromettere la pedonalizzazione”.
Infine, l’appello è a un intervento strutturato anche sulla segnaletica turistica e sulla riqualificazione urbana: “Benevento ha una storia meravigliosa – aggiunge Caruso -, ma può diventare anche moderna e attrattiva. Panchine colorate, percorsi tematici, installazioni urbane e spazi pubblici curati possono fare la differenza per residenti e visitatori”.
“Chiudere locali, vedere i giovani andar via, osservare il commercio spegnersi: questi sono i veri segnali d’allarme – conclude Caruso -. Il centro non si salva col traffico, ma con una visione. Restituire i dehors, allungare il corso, regolare l’accesso, valorizzare il territorio: questa è la nostra proposta. Benevento non ha bisogno di passi indietro, ma di una spinta in avanti”.