ECONOMIA
Benessere per fasce d’età: Sannio male per servizi agli anziani, molto meglio per i giovani. Metà classifica per i minori
Il report 2025 sulla qualità della vita per fasce d'età fotografa un Sannio in chiaroscuro: nelle retrovie per servizi dedicati agli anziani, resta fermo per i minori con criticità legate ai servizi sociali. Tra i giovani scala posizioni, ma il disagio lavorativo resta alto
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Dalla scuola all’assistenza agli anziani, passando per lavoro, sport e sanità: il benessere delle diverse generazioni è un buon termometro della salute di un territorio. E il 2025, per il Sannio, mostra un quadro fatto di luci e ombre. Secondo l’indagine de “Il Sole 24 Ore” sulla qualità della vita per fasce d’età, la provincia di Benevento arretra tra gli anziani, resta fermo nella fascia infantile e guadagna terreno tra i giovani, pur con fragilità evidenti.
L’indagine, presentata al Festival dell’Economia di Trento e giunta alla sua quinta edizione, prende in esame 15 indicatori per ciascuna fascia d’età (bambini, giovani, anziani), attribuendo punteggi alle 107 province italiane. Si tratta di un’analisi trasversale che fotografa la capacità dei territori di garantire condizioni di vita adeguate alle generazioni più fragili e strategiche: dall’accesso ai servizi alla qualità delle relazioni, dal lavoro alla salute, fino all’ambiente urbano
Il Sannio si ferma al 58° posto nella classifica dedicata ai più piccoli (0-14 anni), confermando sostanzialmente la posizione dell’anno precedente (56ª). Dietro questo numero si nasconde però un quadro di difficoltà nei servizi di base.
Nel dettaglio, il Sannio è 99° per spesa sociale destinata alle famiglie con minori, segno che il supporto pubblico resta molto limitato. Non va meglio nei servizi: 84 per accesso ai servizi comunali per l’infanzia, 81ª per la pratica sportiva tra i bambini e 76ª per presenza di palestre nelle scuole.
A salvare il quadro è il quinto posto a livello nazionale per l’attuazione di progetti del PNRR sull’istruzione. Un dato che lascia ben sperare: l’investimento in infrastrutture e innovazione scolastica potrebbe rivelarsi un volano per colmare il ritardo nei servizi educativi e sportivi.
È tra i giovani (18-35 anni) che il Sannio mostra la migliore performance relativa, risalendo al 32° posto dal 37° del 2024. Ma il punteggio va letto con cautela, perché dietro la posizione si celano contraddizioni evidenti.
Sul fronte economico, il Sannio è tra gli ultimi in Italia per soddisfazione lavorativa (100° posto), per disoccupazione giovanile (93° posto) e per l’età media al primo figlio (96°), un dato che riflette anche incertezza economica e difficoltà progettuali. Male anche nella stabilità del lavoro: 85a posizione per trasformazioni contrattuali a tempo indeterminato.
Le buone notizie riguardano la bassa incidenza di incidenti stradali notturni (3° posto), la disponibilità di aree sportive nel capoluogo (9° posto) e imprenditorialità giovanile (32° posto). Segnali da rafforzare con politiche locali mirate.
Il dato più preoccupante arriva dalla fascia over 65: la provincia scende all’86° posto, rispetto al 74° dell’anno scorso. Il Sannio è 103° per consumo di farmaci legati a malattie croniche, 96° per l’importo medio delle pensioni di vecchiaia e 93° per percentuale di pensionati con reddito basso. Anche la speranza di vita a 65 anni non aiuta: 90a posizione.
Qualche nota positiva, però, arriva anche qui: ottavo posto per basso consumo di farmaci antidepressivi, segno di un disagio psicologico contenuto rispetto ad altri territori, e 24ª per consumo di farmaci per obesità, un indicatore indiretto di salute fisica migliore della media meridionale.