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Medio Calore

Carpentieri: ‘Anche a San Giorgio del Sannio campagna di obbedienza civile sull’acqua’

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"La mobilitazione paga: il popolo dell’acqua ha costretto il Governo "Napolitano Monti GoldmanSachs " a ritirare il provvedimento che vietava la gestione del servizio idrico attraverso enti di diritto pubblico, quali le aziende speciali", scrive in una nota la coordinatrice del Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia, Rosanna Carpentieri.

"È una vittoria dei cittadini e dei comitati che in tutto il paese hanno fatto sentire forte la loro voce in difesa del voto referendario. Rimane ampiamente negativo il giudizio del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua sul decreto liberalizzazioni che, a dispregio voto del giugno scorso, peggiora le già pessime misure del precedente Governo sulla privatizzazione degli altri servizi pubblici locali.

La mobilitazione del popolo dell’acqua continua per la piena attuazione del risultato referendario: avanti tutta con la ripubblicizzazione del servizio idrico e la campagna di obbedienza civile per una tariffa corretta e coerente coi referendum. Con la pubblicazione, in data 20 luglio 2011, del Decreto del Presidente della Repubblica n. 116 è stata sancita ufficialmente la vittoria referendaria e l’abrogazione della norma che consentiva ai gestori di caricare sulle nostre bollette anche la componente ella “remunerazione del capitale investito”.

Se non saranno le istituzioni a far rispettare l’esito del referendum, saremo noi cittadini a farlo.

Per questo lanciamo anche a San Giorgio del Sannio la campagna di obbedienza civile: ovvero il rispetto della volontà popolare eliminando il profitto dalle bollette.
La “remunerazione del capitale investito”, che ricordiamo, è pari al 7% della sommatoria degli investimenti effettuati nel periodo di affidamento al netto degli ammortamenti, nella generalità dei casi, incide sulle nostre bollette per una percentuale che oscilla, a seconda del gestore, fra il 10% e il 20%.

Il referendum era stato proposto per far valere un principio chiaro: nella gestione dell’acqua non si devono fare profitti! E la risposta dei cittadini (95,8% a favore della cancellazione del profitto) non lascia alcun dubbio sulla volontà, praticamente unanime, del popolo italiano.

Oggi, a distanza di alcuni mesi, risulta che, in tutto il territorio nazionale, nessun gestore, neppure l’Alto Calore Servizi s.p.a., abbia applicato la normativa, in vigore dal 21 luglio 2011, diminuendo le tariffe del servizio idrico. In altre parole tutti i gestori del servizio idrico italiano hanno ignorato con pretestuose argomentazioni l’esito referendario.
Perciò chiediamo a tutti i cittadini utenti del servizio idrico di aderire alla campagna di “obbedienza civile” che consiste nel pagare le bollette, relative ai periodi successivi al 21 luglio 2011, applicando una autoriduzione pari alla componente della “remunerazione del capitale investito”. Si tratta di di “obbedire” alle leggi in vigore, così come modificate dagli esiti referendari, ovvero di ottenere l’applicazione del risultato che è inequivocabilmente scaturito dai referendum.

Ci proponiamo anche di dare una risposta all’evidente crisi della democrazia rappresentativa dei partiti, ormai diventata impermeabile non solo alle istanze della società, ma persino ai formali esiti delle consultazioni codificate nella nostra Carta Costituzionale, come appunto i referendum abrogativi.
In particolare chiediamo che nello Statuto comunale di San Giorgio del Sannio – già fuori legge tout court in quanto da dodici anni non ha minimamente attuato gli istituti di democrazia diretta e di partecipazione previsti dall’art.8 del D.Lgs. 267/2000 – il diritto all’acqua venga sancito come bene vitale universale "privo di rilevanza economica" !
Sindaco Ricci, Lei sa perchè si scrive acqua ma si legge democrazia ?
Ce lo dimostri con impegno inequivoco, selezionando le vere priorità del paese, anzichè cercare espedienti di pessimo gusto (notte bianca, le serenate gratis di Gragnaniello, il giro d’Italia etc.) per dare visibilità non tanto alla sua comunità di cittadini liberi e sovrani , quanto alla sua persona".

 

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