POLITICA
‘Il PUC di Benevento riapprovato col voto determinante del sindaco’

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“Il Piano Urbanistico della città di Benevento, quello che il primo cittadino ha definito come l’atto più importante della sua Amministrazione, è stato riapprovato con soli 17 voti. Ancora una volta quindi determinante è stato il voto del sindaco, – scrive in una nota il gruppo di opposizione consiliare composto da Udeur PPS, Sil, TerritorioèLibertà ed Udc – senza il cui consenso, il Puc si sarebbe sciolto come neve al sole. Da sottolineare, come testimonianza della compattezza di questa maggioranza, l’assenza “sospetta” di tre consiglieri, due dei quali sono gli stessi che risultavano assenti nella seduta del 27 luglio, quella in cui il Puc passò l’esame del Consiglio, non senza patemi per Pepe e la sua squadra".
"La debolezza di questa Amministrazione – prosegue la nota – , oltre che nell’operato ed in alcune scelte scellerate attribuibili non solo a qualche scheggia impazzita, si ravvisa anche in numeri sempre più risicati, che costringono il sindaco, prima di ogni seduta consiliare, a correre dietro ai consiglieri per avere garanzie sull’avvio dei lavori e sulle successive votazioni. Consiglieri di maggioranza che quando sono presenti dimenticano di esercitare la loro funzione di controllo sugli atti prodotti dall’Amministrazione. Una commedia di Edoardo De Filippo titolava “Ditegli sempre di sì” e invitiamo i colleghi di centrosinistra a riguardarla per meglio comprenderne i contenuti! Non è assecondando che si fa il bene della città. Ogni tanto qualcuno di loro deve trovare il coraggio di scegliere liberamente, scevro da condizionamenti e da logiche d’appartenenza.
La richiesta del consigliere Pasquariello rappresentava la giusta opportunità per fare chiarezza su una vicenda quantomeno nebulosa. Pasquariello aveva chiesto di confrontare gli elaborati grafici allegati alla delibera del 27 luglio scorso con quelli contenuti invece nella delibera che la maggioranza si è votata, da sola, nella seduta odierna. La richiesta è stata bocciata da tutti i soldati di Fausto Pepe i quali, pertanto, hanno preferito non accertarsi se quanto dichiarato e sottoscritto dall’architetto e noto esperto d’arte e cultura (anche natalizia) Pasquale Palmieri (e cioè che le tavole grafiche contenute nell’ultima delibera erano praticamente le stesse allegate a quella del 27 luglio scorso) corrispondesse o meno alla verità. Si sono fidati ancora una volta di quello che gli hanno raccontato quando sarebbe bastato assecondare la richiesta di Pasquariello per avere la certezza che gli elaborati non fossero stati modificati in corso d’opera. Ma, come si dice, a lavar la testa all’asino…”.