Scuola
Collettivo Autonomo Studentesco: ‘Condanniamo queste pratiche sterili e autodistruttive’

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Il Collettivo Autonomo Studentesco ha scritto una nota in seguito ai fatti di ieri, ossia l’occupazione dell’Istituto Marco Polo.
"Siamo sgomenti – scrivono gli studenti – e innanzi tutto manifestiamo la nostra vicinanza al Preside Mazzone.
Non possiamo che reagire con determinazione contro coloro che con queste azioni senza senso, finalizzate a saltare qualche giorno di scuola, non solo distruggono gli edifici scolastici ma nello stesso tempo menano discredito e infangano gli studenti che quotidianamente si attivano e si battono per migliorare e difendere la scuola pubblica, il diritto allo studio e il proprio futuro.
Ci battiamo da anni per il diritto allo studio, abbiamo promosso tantissime mobilitazioni contro la Riforma Gelmini e non solo, da anni manifestiamo contro una crisi generata da altri, i cui costi vogliono far pagare a noi, da anni scendiamo nelle piazze per dire che vogliamo un nuovo modello di sviluppo fondato sui bisogni dell’individuo e non sui profitti.
Abbiamo, in diverse occasioni occupato gli istituti scolasti, per rendere ancora più efficace la nostra protesta e rendere più forte il nostro messaggio.
L’occupazione per noi resta un’importante strumento di lotta, uno strumento appunto non di certo il fine che caratterizza la nostra azione.
Riteniamo necessaria l’occupazione in talune fasi ma non pensiamo, come ha invece capito qualcuno, che gli istituti vadano occupati comunque, come una sorta di prescrizione medica.
Qualche avvisaglia era già giunta lo scorso anno con l’esito fallimentare dell’occupazione al Liceo Scientifico, che ha mostrato la completa mancanza di organizzazione da parte degli studenti e che soprattutto ha segnato un profondo spartiacque nella storia delle mobilitazioni studentesche nella nostra città.
Lo ribadiamo l’occupazione è una forma di lotta importante, che innanzi tutto nessuno ha il diritto di infangare con queste azioni sterili. Per molti è diventata però una necessità scontata, tant’è che nelle assurde rivendicazioni di questi due giorni abbiamo ascoltato la voce di chi si proponeva di occupare se non veniva concessa l’autogestione: si barattano giorni di assenza giustificata nelle vicinanze delle vacanze natalizie e se il meccanismo si inceppa allora si occupa con molta disinvoltura.
Senza mezzi termini condanniamo queste pratiche sterili e autodistruttive e ci dichiariamo fermi oppositori di chi usa strumentalmente le occupazioni per saltare giorni di scuola.
Non scegliamo però di ritirarci e lasciare il campo al qualunquismo imperante, scegliamo di rilanciare in maniera ancora più forte le nostre motivazioni, le nostre ragioni che ci vedono lottare per la difesa del nostro futuro.
Lo faremo rilanciando le nostre iniziative già a partire da Lunedi, isolando il qualunquismo imperante che nuoce a tutti noi e resta pur sempre funzionale al mantenimento dello stato di cose presenti.
Lo faremo con discussioni pubbliche tra noi studenti volte a riflettere su quanto accaduto per poi trovare nuove forme di agire. Lo faremo per difendere il nostro futuro".