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IoXBenevento: ‘Contro la crisi economica, il Comune coinvolga le associazioni nella stesura del bilancio’

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L’associazione Io X Benevento si è riunita stamattina con i propri professionisti per approfondire la condizione economica che sta esasperando la nostra città al fine di elaborare delle proposte alle Istituzioni locali.
"Ci rendiamo conto", afferma il presidente dell’associazione, Giuseppe Schipani, "che la crisi economica internazionale si riflette sul nostro Paese ed in particolar modo nella nostra città e ciò ci dovrebbe far studiare delle misure che almeno riescono a difendere la produttività e le eccellenze del Sannio, sempre penalizzato dall’erogazione di risorse pubbliche da chi si trova al timone della filiera Istituzionale.
Quotidianamente assistiamo a continui tagli di servizi, anche di prima necessità, come i Servizi socio-assistenziali, quelli ambientali, culturali, è il caso di citare i trasporti pubblici che in qualche modo recano notevoli disagi a coloro che devono recarsi sul luogo del lavoro e soprattutto alle fasce sociali maggiormente svantaggiate, come ad esempio gli anziani che non hanno figli, perché magari lavorano al nord, e sono costretti a servirsi dei mezzi pubblici per le proprie faccende.
Tutto ciò deve far riflettere! Gli enti pubblici dovrebbero esercitare una adeguata informazione, una maggiore tutela per i posti di lavoro e iniziare con urgenza ad organizzarsi a fronteggiare una emergenza socio-economica pesantissima, non tassando sempre di più i cittadini. Poi, però, è necessario che anche l’opinione pubblica inizia a riflettere bene su come possa contribuire, ovvero è opportuno capire che anche la società civile, i cittadini, devono fare la propria parte.
Occorre una sensibilizzazione maggiore rispetto a tutti gli elementi che ci vedono protagonisti degli aumenti che vengono sistematicamente applicati sui servizi ordinari per la scarsa collaborazione civile.
L’appello, ovviamente, lo rivolgo soprattutto alle associazioni e ai comitati di quartiere, in particolar modo a quelli che si definiscono di “essere” e non di “apparire!”
Questa potrebbe essere un’occasione importante per dimostrare se veramente si preferisce il bene della collettività o essere a carico dell’economia del comune, ad esempio il comune potrebbe reperire risorse economiche attraverso i
fitti di locazione, che ad oggi non avviene, di tutte le strutture pubbliche che per anni ha concesso in comodato d’uso gratuito.
Ecco, si potrebbe, come nel caso del rione libertà, trasferire gli uffici comunali che sono presenti a via Piccinato , ove il comune risulta sostenere dei costi di fitto, presso la sede di qualche associazione o comitato, e se dovesse risultare inadeguata la sede del Comitato poiché ha ricevuto uno sfratto per problemi di agibilità saremmo disposti a concedere in comodato gratuito qualche locale presso la nostra struttura, favorendo un risparmio economico che potrebbe essere destinato alle contingenze sociali e quindi potenziando i servizi assistenziali sociali per i svantaggiati.
Questo per noi significa “essere”, contribuire tangibilmente all’economia del bene comune e prestando attenzione alle fasce deboli.
La condizione economica in cui versa la nostra città ce lo impone e tutti siamo chiamati a fare la nostra parte ma con i fatti!
Bisogna evitare lo sperpero di risorse pubbliche, vogliamo capire quali sono stati i criteri di selezione che hanno permesso ad alcune associazioni e comitati di usufruire gratuitamente di agevolazioni economiche che pesano sull’
economia pubblica, a spese dei cittadini, dobbiamo e mi riferisco a tutte le associazioni cercare di realizzare le progettualità associative mediante il reperimento di risorse private salvaguardando i servizi pubblici di prima
necessità.
Le Istituzioni, se vogliono davvero creare un sistema virtuoso economico, dovrebbero coinvolgere le associazioni e i comitati di quartiere nella vita amministrativa, magari invitandoli alla stesura di un Bilancio partecipato.
Tutto ciò renderebbe veramente l’azione di governo trasparente e democratica.
Per ciò che invece riguarda alle sterili polemiche di qualche comitato di quartiere in merito alla non partecipazione al Forum delle associazioni per non essere strumentalizzati è doveroso ricordare che il sodalizio è nato
esclusivamente per tutelare il bene comune.
Le associazioni e i comitati che hanno deciso di aderire ( circa 20 per il momento ) hanno accantonato ogni personalismo e si sono aggregate per dare più voce ai problemi della città e cercare, insieme, di elaborare delle proposte concrete da presentare alle Istituzioni facendo prevalere innanzi ad ogni ambizione gli interessi della collettività.
Viceversa è stato per qualche comitato che ad oggi dovrebbe spiegare ai cittadini come mai qualche settimana fa contestava l’amministrazione comunale con manifesti e dichiarazioni televisive, per citarne una “il lupo ci sta azzannando”, e poi dopo un incontro privato con il sindaco è ternato immediatamente il sereno senza che l’amministrazione abbia risolto un solo problema di ciò che contestavano?".