POLITICA
‘Bentorrone potrebbe ritornare là dove è nato, al rione Ferrovia’

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“Bentorrone è un’ottima iniziativa – è quanto scrive l’ex assessore comunale Giovanni D’Aronzo, del Psi, in una nota diffusa alla stampa – da sempre apprezzata e condivisa dai cittadini beneventani e non solo. Ma da troppi anni si volge al Corso Garibaldi, luogo da sempre frequentato dai nostri concittadini per svolgere il tradizionale “strusccio” ( passeggiata) domenicale.
Gli espositori locali e non che arrivano in città, si dichiarano soddisfatti. E’ stato consolidato negli anni il gemellaggio con Cremona, città anch’essa alle antiche tradizioni italiana di produzione del torrone, ma credo che sia giunto il momento, così come accade per ogni kermesse apprezzata, ma che va avanti stancamente da anni, di rinnovarsi e creare nuove forme attrattive per i frequentatori.
Le nostre antiche ed apprezzate tradizioni, nella produzione del torrone, prodotto apprezzato anche fuori dalla Nazione e dall’Europa, prede corpo quando famiglie nostrane come, Alberti, Rosa, Sifo ecc.., solo per citarne qualcuna più conosciuta, nella nostra città danno corpo a delle idee e aprono dei laboratori aziendali delle grandi e piccole industrie di torrone in città, al rione ferrovia. Ed allora nasce spontanea l’idea. Qual’è? Perchè non si prova a dislocare la manifestazione al Rione Ferrovia? Perchè dislocarla proprio al Rione Ferrovia? Perchè sono certo che la manifestazione stessa ritroverebbe la sua giusta e naturale collocazione in quella parte della città dov’è nata, recando di fatto gratificazione e giustizia a tutte le persone imprenditoriali e a tutti coloro che vi hanno lavorato in quelle aziende.
Poi per i seguenti motivi.1)Al Corso Garibaldi, visto le abitudini dei cittadini, è difficile realmente capire se le frequentazioni sono per abitudini o per condividere l’iniziativa. 2) Dislocando la manifestazione, si creerebbero le giuste condizioni per sviluppare una forte sinergia tra i quartieri.3) Anche i commercianti del rione per qualche giorno troverebbero vero giovamento attraverso forte presenza nelle proprie attività 4) Si potrebbe chiudere il Viale Principe di Napoli, contribuendo a rendere un buon servizio all’ambiente abbassando notevolmente l’inquinamento.5) Ma sopratutto chiedendo, e sono certo che si renderebbero tutti disponibili, alle storiche aziende ancora presenti nel rione, come L’azienda Alberti e Rosa, di promuovere dei percorsi guidati per i visitatori, spiegando in che modo si arriva al prodotto finito che noi tutti gustiamo. Dobbiamo guardare avanti, immaginare ogni nuova forma di coinvolgimento e di partecipazione per promuovere e valorizzare al meglio quello che abbiamo. Restare ancorati a quello che andava bene anni fa significa essere conservatori e non pensare con idee nuove e innovative.
Sono certo che l’amministrazione comunale non sarà permalosa su questa proposta, non valuterà questo mio modesto consiglio come una critica o un rimprovero, ma se apprezzato potrà gradirlo come un suggerimento da tenere in eventuale considerazione in un prossimo o immediato futuro. Un libero pensiero per il bene della comunità”.