POLITICA
Pd Sannio, mercoledì l’elezione del nuovo Presidente del partito: scatta il totonomi

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Terminata la fase congressuale, e aspettando di capire come evolverà il quadro regionale – sul Commissariamento del Pd Campania si attendono notizie a breve – i ‘dem’ sanniti si preparano ad eleggere il nuovo Presidente provinciale del partito. Parliamo, per intenderci, della carica ricoperta fino all’ottobre scorso da Antonella Pepe, poi sfiduciata dall’assemblea.
Come da regolamento, a ‘sostituire’ la Pepe in questa fase è stato il vice-presidente vicario Romeo Capozzo. Il tempo dell’interregno è però finito. Mercoledì prossimo, 5 aprile, alle ore 17, l’assemblea del Pd Sannio tornerà a riunirsi presso la sala Consiglio della Rocca dei Rettori. Per l’ultima volta, probabilmente, considerato che i lavori per l’attivazione della nuova sede sono ormai a un passo dalla conclusione. All’ordine del giorno, per l’appunto, “adempimenti vari” e “l’elezione del Presidente”.
Bocche cucite sui nomi, come da consuetudine, ma nessun dubbio, ovviamente, sul fatto che a esprimere il Presidente sarà l’area ‘bonacciniana’, considerazione che comunque non aiuta a restringere il campo degli indiziati visto che la stragrande maggioranza del gruppo dirigente si era schierato a sostegno del governatore emiliano, uscito sorprendentemente sconfitto nel ballottaggio con Elly Schelin ma vincente – e di gran lunga – nel Beneventano.
Per il totonomi, sono in ascesa le quotazioni di una ‘soluzione rosa’. Nel caso, le papabili non mancano. A spulciare i nomi delle componenti della segreteria Cacciano, ad esempio, emerge la figura di Paola Genito, che di recente ha rappresentato Bonaccini nella Commissione Regionale per il Congresso. Dell’esecutivo provinciale fa parte anche Giovanna Petrillo, assessore a San Giorgio del Sannio ma è già vicesegretaria di federazione e dunque la sua investitura richiederebbe ulteriori cambiamenti all’organigramma. Siedono in assemblea, invece, altre due figure da tenere nel novero delle possibilità: Filomena Marcantonio e Lucia Meccariello. E neanche è da escludere, per concludere, la scelta di un profilo sinonimo di esperienza e militanza come quello di Filomena Laudato.
Dovesse la scelta ricadere su un uomo, allora, tornerebbe in auge proprio il nome di Romeo Capozzo. Seguendo invece il ragionamento ‘Laudato’, per l’altra metà del cielo ci sarebbe Raffaele Simone. E ancora, sarebbero valutate come candidature autorevoli quelle di Carlo Coduti e Giovanni Campobasso.