POLITICA
Ricciardi (Udc): ‘ Vogliamo costruire un partito più giovane e più aperto’

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“I Giovani dell’Unione di Centro si apprestano a vivere con entusiasmo e responsabilità la prossima fase congressuale del partito”. A dichiararlo è Rosario Ricciardi, commissario provinciale del movimento giovanile del partito, a poche ore alla riunione del Coordinamento dell’Udc sannita che dovrà occuparsi proprio della convocazione del prossimo Congresso provinciale.
Dice Ricciardi: “La nostra riflessione parte da una frase significativa e importante, contenuta nel documento d’indirizzo per i congressi, che è stato approvato dal Coordinamento nazionale del Partito, riunitosi nei giorni scorsi a Roma. Vogliamo costruire un partito più giovane e più aperto. Un partito di regole e di valori. Un partito che, sul territorio, faccia valere il gioco di squadra e non l’interesse di un singolo. Perché un partito esiste per il popolo e non per se stesso. Condividiamo in pieno questi intenti che facciamo nostri come dirigenti, esponenti e tesserati dei Giovani Udc di Benevento”.
“Un partito più giovane e più aperto lo stiamo inseguendo da anni e in questo progetto ambizioso vogliamo continuare a crederci, così come crediamo in un partito fatto di regole e di valori, capace di far prevalere, sempre e comunque, il gioco di squadra – prosegue Ricciardi -. Siamo pronti ad affrontare questa sfida ambiziosa per il bene esclusivo dell’Italia. Mi rivolgo ai giovani del partito: facciamoci sotto e prendiamoci i nostri spazi. Ci tocca essere insolenti per strappare un pezzo di presente nelle mani di chi vorrebbe solo lasciarci continuare a sperare nel futuro”.
In conclusione, Ricciardi annuncia che, subito dopo la stagione congressuale, i Giovani Udc di Benevento rilanceranno la propria azione politica con la programmazione di nuove iniziative a partire da una riflessione sulla ultima manovra finanziaria approvata dal Governo: “Investire sulle giovani generazioni, far crescere il Paese e tutelare le classi deboli: queste sono le priorità che dovrebbero essere alla base della manovra. Tutto questo bisognava farlo assieme, con un atteggiamento responsabile e non propagandistico da parte del Governo e di alcune forze dell’opposizione. Così non è stato – conclude il commissario – e a pagarne il prezzo anche questa volta è l’Italia”.