Sindacati
Tpl, ‘situazione drammatica: diritto alla mobilità in pericolo’

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Uno scenario drammatico è quello descritto dalla Confederazione durante la conferenza stampa di stamane in cui la Camera del Lavoro di Napoli e la CGIL Campania hanno ribadito la richiesta di dimissioni dell’Assessore regionale ai trasporti Sergio Vetrella, invitato i lavoratori alla mobilitazione per la difesa del servizio dei trasporti pubblico e rivolto un appello agli enti locali, alle associazioni di cittadini e di utenti, alle forze poltiche, al sistema delle imprese, affinchè il trasporto pubblico locale ritorni una priorità nelle scelte politiche di Regione e Governo . All’incontro, cui sono intervenuti i segretari regionali della CGIL Campania Federico Libertino e Alfonso Viola, il segretario regionale della FILT Campania Mario Salsano, il segretario della Camera del lavoro di Napoli Giovanni Nughes e il segretario della FIOM Napoli e Campania Andrea Amendola, hanno partecipato anche i rappresentanti degli studenti medi e universitari.
"La misura è colma" ha denunciato il segretario regionale CGIL Campania Federico Libertino.
"Non rientra nella nostra tradizione chiedere le dimissioni di un assessore – afferma il segretario – ma di fronte ad un atteggiamento così insopportabile e di fronte ad uno scenario così drammatico che vede migliaia di posti di lavoro in crisi e migliaia di persone senza più un lavoro nè possibilità di reinserimento nella nostra regione e di fronte ad una manovra che infierisce pesantemente ed esclusivamente su dipendenti, pensionati e fasce deboli, non possiamo accettare una mannaia del genere sui lavoratori e i cittadini campani".
"Questo Governo regionale – osserva Libertino – al netto dei tagli ai trasferimenti decisi in manovra, aggiunge i suoi, inasprendo le difficoltà della Campania".
In pericolo il diritto alla mobilità (-16% le risorse perle aziende Metrocampania Nord Est, Sepsa e Circumvesuviana; -24% per il trasporto su gomma; – 28% per il trasporto regionale) e i livelli occupazionali (sono 2mila gli esuberi previsti nel settore).
Una situazione che vede assomarsi al disagio determinato dal taglio dei servizi, l’acuirsi delle ricadute occupazionali della crisi.
"Siamo di fronte a scelte gravi e irresponsabili che influiscono sulla mobilità dei cittadini: un terzo delle corse della Circumvesuviana cancellate. Così salta il sistema degli equilibri tra Napoli e i suoi dintorni" aggiunge Giovanni Nughes della segreteria CDLM Napoli. "Anche il comune di Napoli ha subito pesanti tagli eppure ha scelto di non eliminare una corsa e di mettere in atto un confronto aperto per la riorganizzazione del sistema dei trasporti" ha proseguito il segretario.
"Il comune di Napoli – conferma il segretario regionale della FILT Campania, Mario Salsano – ha deciso il potenziamento e la riorganizzazione del sistema delle imprese del trasporto pubblico locale con l’integrazione dei trasporti su fero e gomma con i parcheggi, che investe le tre società del comune Metronapoli, ANM e Napolipark".
"Tutto ciò .- continua – a conferma che con un’idea di programmazione è possibile mantenere e migliorare i servizi e allo stesso tempo, risparmiare".
"Qui in Campania – denuncia – continuano invece ad essere prese scelte in controtendenza che puntano ad aggravare una situazione già drammatica: dove altri accorpano, penso ad esempio a Milano, qui s’incentiva il subappalto e il nanismo delle imprese".
Due grandi imprese una per il trasporto su ferro e una su gomma e un unico polo regionale per la manutenzione è la proposta delle organizzazioni sindacali per il TPL campano.
I lavoratori dei trasporti pubblici hanno proclamato una giornata di sciopero di 8 ore il 20 settembre. Saranno inoltre effettuati volantinaggi in tutte le aziende di trasporto pubblico e privato e previsti disagi su tutta la rete dei trasporti: saranno applicate rigidamente le misure di sicurezza "il che visto lo stato del nostro parco veicoli – commenta il segretario, significa interdire la stragrande maggioranza delle corse". Tali iniziative saranno compiute in attesa dell’incontro del 15 settembre tra le organizzazioni dei trasporti e il Presidente Caldoro e gli assessori Vetrella e Nappi.
"Siamo disponibili – afferma Federico Libertino – insieme alle organizzazioni di categoria e unitariamente con le altre confederazioni a discutere con le imprese e la Regione dei problemi ma non siamo disposti a subire, nè a barattare qualche risorsa in più con la riduzione dei servizi". "Dove sono gli investimenti? – chiede il segretario – mentre il nostro parco autobus è per buona parte desueto, consentiamo all’ unica azienda in Italia produttrice di veicoli su ruota per il trasporto pubblico, la IRISBUS di Grottaminarda di chiudere e alla Fiat Industrial di disimpegnarsi". "Metteremo in campo, spero anche con CISL e UIL, iniziative di mobilitazione e presidi perchè la regione torni indietro sulle proprie scelte".
"Porteremo il nostro disagio in città" aggiunge Giovanni Nughes.
"La Camera del lavoro di Napoli costruirà iniziative di lotta e si rivolgerà direttamente agli enti locali".
Appoggeremo la battaglia della CGIL e dei lavoratori del trasporto pubblico – hanno concluso gli studenti della Rete della Conoscenze e gli Universitari di LINK – il diritto alla mobilità e quello allo studio sono diritti inalienabili.
Tra le proposte messe in campo dagli studenti la riduzione del costo degli abbonamenti, l’annullamento dei tagli effettuati e il "18 politico" per il servizio dei trasporti e cioè un biglietto Unico per la regione a costo di 18 euro mensili per gli studenti fuori sede.