Sindacati
‘Un governo in stato confusionale, sordo di fronte al Paese’

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“Le decisioni prese oggi sulla manovra sono il risultato di un governo in evidente stato confusionale, sordo di fronte al paese e sempre più condizionato dagli umori dei mercati”. Lo afferma il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, sottolineando che “le novità confermano, anzi rafforzano, l’iniquità di una manovra sbagliata, che produce effetti depressivi e non è in grado di raggiungere gli obiettivi di sviluppo e di crescita”. L’ennesimo ricorso al voto di fiducia, secondo il numero uno della CGIL, “è la dimostrazione di una maggioranza debole e incerta non in grado di confrontarsi con il paese ed il parlamento”.
Nel merito dei provvedimenti: “Con l’aumento di un punto dell’Iva dal 20 al 21 – sostiene Camusso – si interviene per la seconda volta, dopo l’aumento dell’accise con la manovra di luglio, sulla benzina, con gravi effetti inflazionistici e sui consumi”. Per quanto riguarda, invece, il contributo del 3% sopra i 500.000 euro, il Segretario della CGIL, si augura che “quantomeno abbia caratteristiche di solidarietà e che riguardi tutti i lavoratori (pubblici, privati ed autonomi) e che il reddito sia calcolato tenendo anche conto delle rendite finanziarie e dei patrimoni”. Inoltre, sull’adeguamento delle pensioni delle donne nel settore privato a partire dal 2014, per la Camusso, “ancora una volta sulle pensioni si vuole fare cassa, costringendo le donne a cambiare in due anni la loro prospettiva di vita, e lo ‘stop’ della Lega sulle pensioni si traduce alla fine in un accanimento sulle lavoratrici”.
Infine il leader di Corso d’Italia ricorda “come oggi, nel corso dello Sciopero Generale, la CGIL ha detto in 100 piazze d’Italia che un’altra manovra è possibile. Ma senza prospettive di crescita, come anche l’Europa ripete da giorni, questa manovra – conclude Camusso – non è credibile e avrà solo effetti negativi”.