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Diga di Campolattaro, Del Basso De Caro: “Serve sforzo corale e confronto con il commissario”
Il deputato dem: "Noto un continuo relazionarsi con molteplici interlocutori a proposito della diga, ma si tende a ignorare che parliamo di un'opera commissariata dal Governo". Sul Pnrr: "Sono particolarmente preoccupato e ho il triste presentimento che l'Italia non riuscirà a capitalizzare al meglio le enormi risorse disponibili"Ascolta la lettura dell'articolo
Alimentare in maniera positiva e propositiva la questione relativa alla diga di Campolattaro, valutandone accuratamente la portata in chiave irrigua, umana e idrolettrica, nell’intento di apportare i maggiori benefici possibili al territorio.
Questo il fine dell’incontro organizzato stamattina dagli esponenti del PD cittadino, i quali, in presenza dei vertici delle associazioni agricole locali, hanno ritenuto opportuno rinvigorire il dibattito riguardante l’implementazione idrica del Sannio, invitando gli attori protagonisti ad un maggior spirito sinergico e una più efficace linea di dialogo con ogni interlocutore istituzionale.
A coordinare il confronto e fare il punto della situazione sull’evolversi degli eventi è l’onorevole Umberto Del Basso De Caro, promotore della realizzazione di un intervento che sia in grado di recepire e soddisfare tutte le istanze della comunità sannita.
‘Noto un continuo relazionarsi con molteplici interlocutori a proposito della diga e dell’invaso di Campolattaro ma si tende a ignorare il cosiddetto convitato di pietra, vale a dire il commissario – spiega l’onorevole – . Guai a dimenticare che parliamo di un’opera commissariata dal Governo e di un commissario chiamato a rispondere al Presidente del Consiglio e al Parlamento con relazioni semestrali sul cronoprogramma, un aspetto da valutare con massima attenzione. Urge – prosegue Del Basso De Caro – discutere approfonditamente dei benefici concreti che l’opera può apportare al nostro territorio, consapevoli di una triplice valenza: irrigua, umana e idroelettrica, con quest’ultimo fattore che assume rilevanza cruciale, visto il delicato contesto geopolitico internazionale che rende vitale la ricerca di fonti energetiche alternative. Noi vogliamo che l’opera si concretizzi e che sia effettivamente utile al Sannio, e per questo serve uno sforzo corale e non un’attribuzione unilaterale’.
Discorso più allarmista per quanto concerne il Pnrr, capitolo su cui l’onorevole lascia trasparire una nota di pessimismo tutt’altro che velata.
‘Come ho già avuto modo di dire in passato, sono particolarmente preoccupato per il Pnrr e ho il triste presentimento che l’Italia non riuscirà a capitalizzare al meglio le enormi risorse disponibili a causa di misure stringenti e tempi ridotti per la rendicontazione – sostiene Del Basso De Caro – . Sussistono delle difficoltà oggettive perfino per i ministeri che possono contare su centinaia di tecnici, figuratevi per i nostri piccoli comuni che dispongono di limitate figure professionali, spesso impegnate su più fronti territoriali allo stesso tempo. Le conseguenze del conflitto armato sembrerebbero suggerire una rimodulazione del Pnrr e dei relativi obiettivi fondamentali – conclude l’onorevole – . Vedremo cosa accadrà ma in ogni caso bisogna essere vigili, attenti e non dare mai nulla per scontato’.