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Comune di Benevento

Pnrr e democrazia, De Stasio replica a De Pierro: “Manca il confronto in Consiglio”

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“Leggo sulla stampa di questa mattina la ‘risposta’ del vicesindaco Francesco De Pierro alla nota critica redatta da tutta l’opposizione consiliare e pubblicata  ieri”. Così in una nota il consigliere comunale di “Prima Benevento”, Rosetta De Stasio.

“Preliminarmente – scrive l’esponente dell’opposizione – va precisato, a proposito del famoso “invito” a cui fa riferimento l’Avv. De Pierro, e che lui stesso avrebbe rivolto in Commissione ai componenti di opposizione, teso all’indicazione di “qualche tecnico” da inserire nella cabina di Regia, che non solo lo stesso non è mai stato formalizzato, ma che all’epoca della riunione della Commissione la cabina di Regia era stata già costituita. Nella nota critica abbiamo parlato di “contentino” proprio per le modalità con cui il Vicesindaco, peraltro in risposta a precisi interventi dei consiglieri di opposizione in commissione che evidenziavano la totale carenza di comunicazione istituzionale, affermava “beh…si potrebbe anche inserire qualche tecnico indicato dall’opposizione”.

In questo consiste il famoso “invito” e la presunta “apertura”. Ovviamente – attacca De Stasio – ci saremmo aspettati, successivamente a quella seduta di commissione, un invito formale che non è mai pervenuto. Ma il problema evidenziato nella nota non è questo, perché ci si riferisce ad un problema politico! A prescindere da quali “tecnici” facciano parte della cabina di regia, ribadisco che tale organo è e deve essere solo un “organo tecnico” che, basandosi sulle specifiche competenze dei componenti, studi la fattibilità dei progetti. Ma questi progetti da chi vengono presentati? Chi opera la scelta tra le priorità sule quali lavorare? Chi determina i criteri di valutazione circa l’impatto concreto sulla città dei detti progetti? Esiste un programma di massima, un “master plan”, che tenga conto delle caratteristiche e delle peculiarità della nostra città”

E’ di questo che vogliamo parlare – spiega il consigliere comunale -, ed è di questo che un Consiglio Comunale ha il dovere, prima che il diritto, di discutere. Senza dubbio nello spirito della massima collaborazione, ma di una collaborazione effettiva. Non di quella richiamata dal Vicesindaco quale errato presupposto per lanciare accuse gratuite, oltre che infondate e poco garbate, a chi cerca quotidianamente di partecipare, con critiche ma anche con proposte, alla via amministrativa della città. Il dovere di un consigliere comunale, di maggioranza o di opposizione che sia, è adempiere al compito affidatogli dagli elettori, e cioè operare per favorire lo sviluppo economico e sociale della città, nel rispetto delle esigenze di chi vi abita. Progettare una visione d’insieme della nostra città, nella quale inserire i progetti relativi alle varie “misure” prevista dal PNNR, è il compito fondamentale di chi si è assunto l’onore, e l’onere, di rappresentare ed amministrare i cittadini.

Ben venga la cabina di regia – spiega ancora De Stasio -, rispetto alla quale non vi è alcuna necessità né alcuna “esigenza” di “indicare e/o nominare tecnici di propria fiducia”; ma manca il passaggio politico preliminare, e cioè viene impedita di fatto la possibilità all’organo politico di agire ed operare per quanto di sua competenza istituzionale. Non viene consentito al Consiglio comunale, unico organo nel quale vi è la rappresentanza di “tutta la cittadinanza” di effettuare le scelte, di indicare le priorità, di individuare le autentiche esigenze, in base ad una programmazione derivante dalla visione d’insieme della città, ed in correlazione con quanto previsto dal PNNR. Questa è la collaborazione istituzionale; questa è la democrazia! Gli inviti più o meno “accennati” a nominare “qualcuno” non rientrano nella mia visione di azione politica, né nel mio modo di essere!

Mi auguro solo che la folle corsa alla presentazione di progetti avulsi da qualunque programmazione seria, e spesso vecchi e rispolverati, non si traduca in un fallimento per la città – conclude -, e cioè in un diniego di fondi per mancanza di requisiti e presupposti, come purtroppo già accaduto in passato”.

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