Sindacati
“Non sono i lavoratori il problema, ma gli sprechi”

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La Uil Campania interviene sulla questione sanità e afferma che il vero problema del settore non è il numero dei lavoratori, di cui il sindacato pure lamenta la mancanza di dati precisi e trasparenti sui lavoratori attivi in sanità chiesti alla Regione.
“Sarebbe utile conoscere con esattezza quanti sono i lavoratori specialisti ambulatoriali, ad esempio, insieme ai medici strutturati, agli infermieri e così via piuttosto che lanciare accuse gratuite, senza cogliere l’obiettivo necessario per una sanità che pesa sul bilancio regionale per il 77% e con costi ancora alti nella farmaceutica ospedaliera, nelle consulenze e nelle convenzioni”. Ad affermarlo Anna Rea ed Osvaldo Nastasi, rispettivamente segretari generali della UIL e della UIL FPL Campania, rispondono al presidente del consiglio regionale, Paolo Romano a proposito dei numeri e dei costi dei lavoratori nella sanità campana.
Per la UIL e la UIL FPL Campania è un segnale importante il risultato del riparto del Fondo sanitario nazionale con un aumento di 100 milioni di euro. “Questo dato – sostengono i due sindacati – rappresenta solo un primo passo, ci auguriamo che sia il preambolo, anche con le nuove nomine che la giunta si appresta a fare dei direttori generali, per un confronto serrato, affinché i cittadini e i lavoratori non continuino a pagare le conseguenze del deficit. I primi con dei livelli d’assistenza all’osso e con delle spese esose, come quella odiosa dei ticket sanitari e farmaceutici, che vanno a gravare su di un bilancio familiare già destabilizzato dall’attuale crisi economica ed occupazionale in Campania. I secondi perché spesso operano in condizioni disastrose , con pochi strumenti e reparti stracolmi e perché tanti di essi sono ancora precari, oltre al fatto che c’è stato il blocco del turn over di circa 10 mila operatori”.
UIL e la UIL FPL auspicano poi che la Regione non applichi ulteriori aumenti di ticket, meno che mai le addizionali Irpef pena “una nostra dura iniziativa di contrasto”, affermano Rea e Nastasi.
“Vanno delineate tutte quelle iniziative affinché i tagli, ancora possibili, colpiscano le rendite parassitarie, gli sprechi e non gravino sui lavoratori e sugli utenti e si utilizzino le risorse aggiuntive a vantaggio delle riduzioni dei ticket a sostegno delle fasce sociali più deboli” è l’augurio conclusivo.