Medio Calore
Affidamento Palazzo Bocchini, l’affondo di CambiAMO San Giorgio

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“Pochi giorni fa il sindaco Pepe ha annunciato, con la solita nota diffusa su facebook, l’imminenza della firma di una convenzione per l’affidamento del primo piano di Palazzo Bocchini ai Marzani. ‘Nei prossimi giorni – scrive Pepe – sarà firmato il contratto con la società Brumas, istituto scolastico parificato” e poi specifica che nei locali “saranno svolti corsi universitari e corsi di recupero scolastico’”. Così in una nota il gruppo CambiAMO San Giorgio – Ciampi Sindaco.
“Abbiamo fatto alcune ricerche attraverso le fonti istituzionali di riferimento e non risulta alcuna società rispondente a questo nome. Da verifiche ulteriori la società appare come associazione culturale, ubicata a Corato in provincia di Bari. Si presenta come un centro studi privato che eroga corsi di formazione disparati, anche per la partecipazione a concorsi pubblici, appoggiandosi di volta in volta ad enti accreditati. Peraltro negli atti del Comune di San Giorgio del Sannio, non partecipa da sola, ma come partner in ATI (associazione temporanea d’impresa) di una cooperativa sociale di Andria, in provincia di Barletta-Andria-Trani, che compare per prima e quindi dovrebbe essere il capofila. Entrambi i soggetti giuridici non hanno un sito web ma solo mail aperte su gmail. La cooperativa sociale indica un numero di cellulare per le informazioni, che è lo stesso della Brumas, facendo riferimento evidentemente ad un unico titolare. Una circostanza per lo meno strana.
Un quadro opaco che lascia molti dubbi – attacca la nota -. Proviamo a fare qualche domanda, sperando in una risposta chiarificatrice per rassicurare la cittadinanza rispetto all’affidamento di un bene pubblico.
Se la Brumas non ha i requisiti giuridici, come mai viene definita società e istituto scolastico parificato? Chi firma il contratto con il Comune di San Giorgio del Sannio? Se si affida il palazzo ad un soggetto che eroga corsi di formazione di varia natura, perché non sono stati consultati direttamente gli enti accreditati presenti sul territorio? Dato che i due soggetti partecipanti in associazione d’impresa sembrano far capo alla stessa persona fisica, l’amministrazione Pepe ha svolto i necessari accertamenti per stabilirne la solidità e la solvibilità prima di affidare le chiavi di un bene pubblico? Quali sono i possibili usi ulteriori e accessori che i soggetti individuati potranno svolgere nel palazzo? Nell’accordo è per caso previsto anche l’uso foresteria per l’alloggio o la ristorazione di studenti e docenti?
Va ricordato, infine, che nel testamento di Arturo Bocchini, in cui lasciava in eredità il palazzo al Comune di San Giorgio del Sannio, si richiama espressamente la destinazione “ai sangiorgesi per farne luogo di riposo e studio”, non a privati pugliesi. L’affidamento a un soggetto privato che eroga servizi a pagamento, pertanto, è una scelta che non rispetterebbe le finalità pubblica dell’immobile.
Su questi quesiti – conclude la nota – vorremmo ricevere chiarimenti, considerando che un affidamento di 10 anni per 25 mila euro all’anno non si può assumere allo scadere di un mandato politico, sotto sotto, a pochi giorni dalle elezioni”.