Provincia di Benevento
Aceto: “Incomprensibile atteggiamento pilatesco della Regione Campania”

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“Sono assolutamente d’accordo con il senatore Pasquale Viespoli quando stigmatizza il comportamento della Regione Campania che ha fatto saltare il previsto incontro presso il Ministero del lavoro a Roma per la vertenza dei 127 lavoratori dei Consorzi rifiuti del beneventano”.
E’ quanto ha dichiarato l’assessore provinciale all’ambiente Gianluca Aceto che in una nota stampa esprime tutto il suo disappunto per la vicenda : “si commenta da solo – aggiunge – il comunicato dell’ultimo momento della Regione che annunciava con un fax la propria non partecipazione alla riunione in sede ministeriale, che pure era stata concordata, senza peraltro fornire una spiegazione credibile e documentata al “forfait”.
Questo comportamento è tanto più incomprensibile se si considera che l’assessore alle politiche del lavoro della Regione, Severino Nappi, aveva dato le più ampie assicurazioni, in sede di audizione da parte della Commissione all’ambiente del Consiglio regionale, circa il proprio impegno per la risoluzione della vertenza.
Secondo Aceto “risulta dunque evidente da che parte siano le responsabilità per una situazione che si trascina senza sbocchi da lunghi mesi: solo alla Regione può essere imputata la mancata concessione ai lavoratori dei Consorzi della Cassa Integrazioni Guadagni, beneficio facente parte di un accordo di alto profilo istituzionale sottoscritto davanti al Prefetto di Benevento il 7 agosto dello scorso anno.
D’altra parte, sia il senatore Viespoli, forte della sua lunga esperienza quale Sottosegretario al lavoro, che lo stesso Segretario generale del Ministero del lavoro avevano dichiarato la propria incondizionata disponibilità ad individuare un percorso di supporto alla Regione Campania per giungere finalmente alla concessione della Cassa Integrazione in deroga ai 127 dipendenti dei lavoratori dei Consorzi, misura da entrambi i soggetti considerata legittima ed applicabile.
Il trascinarsi indefinito di questa vertenza – conclude l’assessore provinciale all’ambiente – tra un pronunciamento e l’altro di vari Organi della Magistratura amministrativa e del Lavoro, nel mentre ha creato una situazione drammatica dal punto di vista sociale per le tante famiglie di lavoratori coinvolti, non fa che rimarcare l’individuazione delle responsabilità di questa situazione e l’atteggiamento pilatesco di chi l’ha posta in essere. Resta da chiedersi il perché di tutto questo”.