AMBIENTE
Pini al viale degli Atlantici e pali pericolanti, la riflessione di De Gennaro

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“Nel marzo 2020 Mastella produce con la sua Giunta una delibera di abbattimento di tutti i pini secolari e monumentali del viale degli Atlantici, di via Pacevecchia e di via Rosselli. Per la sicurezza e la incolumità dei cittadini: rischio caduta di alberi fortemente pericolanti. Restio ad ascoltare il parere di tantissimi Beneventani e resiliente al parere di due esperti di livello internazionale del verde del calibro di Rocco Sgherzi e Giovanni Morelli, che tranquillizzano l’opinione pubblica sul rischio, il Sindaco Mastella nomina un tecnico per eseguire verifiche strumentali sui pini . Si tratta del salernitano Giuseppe Cardiello, che sconvolge la genetica della scienza sulla stabilità degli alberi.
Pur di fissare un congruo numero di pini da abbattere – scrive Carmine De Gennaro, presidente onorario di ‘Benevento Città Verde’ – inventa una nuova categoria di classe o stabilità relativa al rischio rappresentato dalle piante. Ricordate la ormai famosa classe C/D* per i pini del viale Atlantici? Nuova classe inventata di rischio e valutazione alberi diventata famosa ovunque.
Interviene la locale Procura e il tecnico incaricato Claudio Massimo Colombo mette finalmente il giusto ordine nella tormentata vicenda pini del viale degli Atlantici partita con il taglio illegale di ben 12 pini sanissimi nel lontano marzo 2019. Diagnosi perfetta e arriva il sequestro di tutti i 352 alberi in questione. I pini hanno smesso tutti insieme di essere pericolosi? Il viale degli Atlantici ha smesso di essere il viale più pericoloso del mondo per pedoni e auto? E’ fatto certo che Mastella dalla primavera di questo anno ha praticamente inviato quotidianamente per la somministrazione vaccino Covid-19 tutti i Beneventani a piedi o in auto all’hub vaccinale della città ex caserma Pepicelli percorrendo l’intero pericolosissimo luogo.
Di colpo è diventato sicuro il viale dei pini tutti pericolanti e non è stato opportuno ricorrere neppure all’uso del casco per proteggersi in qualche modo da cadute di interi alberi, stroboli o semplici rami. Oggi è arrivata invece la notizia di un rischio vero per pedoni e automobilisti.
Nei pressi dell’incrocio con semafori attiguo alla chiesa di Capodimonte – prosegue De Gennaro – trovasi pericolosamente inclinato e in fase di caduta un grosso palo metallico della pubblica illuminazione. E’ stato immediatamente avvisato il comandante della Polizia Municipale Fioravante Bosco… E meno male che non ci sono stati danni a persone o cose… Che dire? La sicurezza della città di Benevento è legata anche alla stabilità di tutto quello che è in piedi. E che può cadere… Bene. Adesso, alla luce di questa notizia del lampione che cade, bisognerebbe abbattere tutti i pali luce della città e, trovandosi, abbattere pure tutte le case dopo le scossette sismiche di Sassinoro di qualche ora fa, che non lasciano presagire nulla di buono. Potrebbe arrivare il terremoto o la giornataccia di maltempo estremo.
I pali di pubblica illuminazione, le case e gli alberi possono cadere se non hanno stabilità strutturale, ci si può far male e si può anche morire per incidenti domestici o in auto. Girando per la città, a piedi o in auto o in moto, si corre il rischio più grosso, più verificabile, immediato e facile. Ci si può far male e rischiare di brutto per lo stato di marciapiedi e viabilità e bisognerebbe forse indossare il casco per il rischio di caduta di adulti e bambini a causa dello stato di detti manufatti con la connessa sporcizia quasi permanente. I pericoli, a Benevento arrivano dal basso. Dallo stato e dalla sporcizia di strade e marciapiedi. Non arrivano dall’alto…
Non sarebbe più giusto e più opportuno, invece, valutare il rischio del territorio nel suo insieme trovando saggi rimedi piuttosto che diffondere panico e paure infondate e ingiustificate? Non basta e avanza la paura giustificata che infonde il virus? E’ inutile e inopportuno fasciarsi la testa per il nulla di rischi inesistenti o per niente probabili. Fateci capire, caro Mastella e cari Amministratori.
Andando dietro a mille paure, cosa bisogna abbattere per prima a Benevento? Pali luce, case, alberi? O meglio, più semplicemente e più realisticamente, cosa dovete fare per rendere più vivibile e sicura la nostra città risolvendo, nel contempo, i tantissimi gravi problemi veri? Acqua, smog, depurazione, disoccupazione, scuola, sanità, il Covid, la ripresa economica…Ne abbiamo di problemi…Tanta attenzione finora solo per il rischio di quello che può cadere…Per i pini che dovevano cadere, non sono caduti e non cadranno …E, invece, a sorpresa, sta per cadere un lampione…Lili Marleen tieniti lontana dai lampioni di Benevento perché possono, a differenza dei pini, cadere”.