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Rientri dall’estero, scattano i controlli anti-covid in aeroporto: l’ordinanza di De Luca

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Obbligo per tutti i passeggeri in arrivo all’Aeroporto Internazionale di Napoli attraverso voli, diretti o di transito – dai Paesi dell’elenco C (Stati dell’Unione europea, Principato di Monaco, Andorra, Svizzera, Islanda, Norvegia, Lichtenstein e Israele) nonché da Giappone, Canada e Stati Uniti o che abbiano transitato o soggiornato negli ultimi 14 giorni antecedenti in uno dei medesimi Paesi – di esibire, al personale preposto certificazione verde COVID-19 attestante l’avvenuta vaccinazione anti COVID-19, guarigione da COVID-19 o l’effettuazione di un tampone antigenico o molecolare in conformità a quanto prescritto dalla vigente disciplina statale. Lo ha deciso il governatore campano Vincenzo De Luca con una ordinanza firmata nella giornata di oggi.
In mancanza di certificazione, bisognerà sottoporsi a test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone. I viaggiatori dovranno inoltre osservare ogni eventuale ulteriore obbligo in conseguenza dell’esito del tampone effettuato.
E’ dato mandato all’USMAF, in raccordo con l’Unità di Crisi regionale, la GESAC s.p.a., e la Protezione Civile regionale e con il supporto dell’ASL NA 1 di realizzare, presso l’Aeroporto Internazionale di Napoli, presidi per il controllo con personale dedicato – in conformità alla disciplina di cui al DPCM 17 giugno 2021- del possesso di certificazione verde COVID-19 da parte dei passeggeri e per la somministrazione di test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, ai soggetti eventualmente sprovvisti di idonea certificazione, salva la segnalazione alle Autorità competenti per le sanzioni di legge.
E’ raccomandato alle Forze dell’Ordine di assicurare ogni idonea misura finalizzata a garantire il rispetto del provvedimento regionale. Salvo che il fatto costituisca reato, il mancato rispetto delle misure di contenimento prevede una sanzione amministrativa da 400 a mille euro.