POLITICA
Picucci: ‘Il riconoscimento sia uno stimolo a fare sempre meglio’

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Di seguito l’intervento del Consigliere comunale di Benevento e componente della Commissione Cultura, Oberdan Picucci, in riferimento al riconoscimento Unesco:
“Oltre che per manifestare la soddisfazione, così come fatto ampiamente da chi mi ha preceduto in questi giorni, per l’inserimento del sito seriale ‘I Longobardi in Italia…’ nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e a complimentarmi con le numerose istituzioni pubbliche e private che hanno lavorato senza sosta durante l’iter della candidatura, mi si permetta di intervenire per segnalare alcune questioni.
A mio avviso, se il riconoscimento può essere considerato un traguardo dal punto di vista formale, non deve essere certo identificato come un punto di arrivo per le politiche a difesa del patrimonio archeologico della nostra città. Non possiamo non pensare che gli standard previsti per accedere alla prestigiosa Lista siano già stati raggiunti al momento dell’inserimento. Inoltre, come più volte è stato detto, le azioni a difesa del complesso monumentale di Santa Sofia non devono essere riservate solo allo splendido monumento longobardo, ma anche a tutta l’area che lo ospita, la famosa ‘buffer zone’. A malincuore, devo rilevare che proprio nelle ore in cui tutti ci rallegriamo per la bella notizia giunta da Parigi, il centro storico continua a essere poco attenzionato: nessuna o insufficiente la vigilanza contro i parcheggi selvaggi e le auto in transito lungo Corso Garibaldi, la piazza antistante alla chiesa longobarda utilizzata come campo da calcio, il problema della sicurezza nelle ore notturne che è sollevato dai residenti del centro storico senza che vengano applicate adeguate contromisure.
Utilizziamo, dunque, questo riconoscimento come uno stimolo a fare sempre meglio, un volano di sviluppo globale della nostra realtà, affinché la Benevento divenga modello di civiltà e vivibilità per l’intero Mezzogiorno. Non lasciamoci andare all’autocompiacimento. Dopotutto, anche il centro storico di Napoli, da piazza Carlo III a Chiaia è patrimonio Unesco.
Nonostante ciò, è difficile pensare che essa sia stata protetta adeguatamente, sommersa com’è dall’incuria e dal degrado”.