POLITICA
‘Referendum, esercizio della democrazia’

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Adele De Mercurio, coordinatrice Segreteria Politica del PD di Benevento, ha inviato alla stampa una nota con la quale fa il punto sullìappuntamento elettorale di questo week-end: “Il Referendum e la proposta di legge popolare sono gli ultimi strumenti a nostra disposizione per esercitare la democrazia, considerando anche che l’attuale legge elettorale non ci consente di scegliere neppure i nostri rappresentanti politici.
Questo referendum come sappiamo è stato tanto osteggiato: scorporato dal voto amministrativo, messo al vaglio della Corte Costituzionale, boicottato per molti mesi dalla stampa e dalle televisioni, inserito in un calendario di date estive. Nonostante tutto però, grazie alla rete, alla coscienza civica di tanti cittadini ed alla sete di democrazia che molti avvertono da tempo, ha superato ogni ostacolo compresa la gigante barriera della disinformazione. Ora è importante che ciascuno di noi secondo la propria coscienza, faccia il proprio dovere civico ed eserciti il proprio diritto di esprimere democraticamente la propria scelta per non subire ancora una volta quelle derivanti dagli interessi economici di pochi.
I temi trattati riguardano il ben-essere di tutti noi.
Il nucleare è una tecnologia obsoleta, non in grado di rispondere a tutta una serie di questioni compresa quella che riguarda la sicurezza. Sappiamo, grazie alla ricerca, che ad oggi il nucleare pulito, sicuro non esiste, ed è a questo che ci dobbiamo attenere, mentre invece, dobbiamo pensare alle energie alternative. Il nucleare oltre ad essere altamente rischioso, soprattutto per un Paese come il nostro ad altissimo tasso sismico, è dispendioso anche dal punto di vista economico. L’incidente di Fukushima ha reso possibile la “conversione” anche di molti nuclearisti convinti, spero che possa risvegliare la coscienza di quanti invece hanno ancora con qualche dubbio.
L’ acqua, il bene più prezioso, è e deve essere pubblica, di tutti noi. La gestione privata di questo servizio ha comportato soltanto aumenti indiscriminati in bolletta e nessun beneficio in termini di manutenzione della rete.
Nel 2002 ogni italiano pagava in media 182 euro l’anno per il servizio idrico. Oggi siamo a 301, il 65% in più. Gli abitanti di Toscana (462 euro di spesa l’anno), Umbria (412), Emilia (383) e Liguria (367) – le regioni dove il processo di privatizzazione è più avanti – sono quelli che scontano prezzi più elevati (i lombardi, per dire, spendono 104 euro) – (fonte “la Repubblica.it”). Se pensiamo che nelle città dell’Emilia e della Toscana che hanno avuto campagne di sensibilizzazione per il risparmio dell’acqua il gestore del servizio ha riconosciuto a Publiacqua un conguaglio per mancato introito che ovviamente è stato spalmato ai cittadini in bolletta, comprendiamo facilmente quanto possa diventare pericolosa la gestione privata del servizio.
Chi vota Si consentirà che le società che forniscono i servizi idrici potranno essere a maggioranza o interamente a capitale pubblico pubbliche.
Infine, il quesito più squisitamente politico, è quello che riguarda l’abrogazione della norma sul “Legittimo impedimento”, norma creata ad personam. Una norma che esplicita che la legge non è uguale per tutti, che consente al Presidente del Consiglio ed ai suoi Ministri di essere “Legittimamente Impediti” a rispondere dei propri reati dinanzi agli organi di giustizia, a differenza di tutti gli altri comuni cittadini.
Certo non sarà l’esito di questi Referendum a dover decidere delle sorti del nostro Paese, perché il Referenunm non deve essere strumentalizzato come “politico”. Ci sono mille altri buoni motivi per mettere in discussione questo Governo, ma il segnale che noi tutti dovremo mandare con forza è che la coscienza civica degli italiani è forte e attenta ai temi della politica e che siamo stanchi di un Paese ed un Parlamento blindati in sterili e poco risolutive discussioni.
Andate , andiamo a votare domenica e lunedì ed andiamo possibilmente la domenica mattina, questo incoraggerà tutti gli altri, soprattutto gli indecisi.
“Io sono un cittadino che fa sempre il proprio dovere” (Giorgio Napolitano)”.