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La ‘Waterloo’ di Poste Italiane a Benevento

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E’ giunto il momento “di un tavolo concertativo, organizzato dalla Provincia e dal Comune di Benevento che diventi, in una problematica come quella rappresentata e denunciata da tempo , capofila per l’intero Sannio per poter discutere di un’Azienda come quella di Poste Italiane che ormai offre servizi sempre più scadenti”: non ci sono giri di parole nella nota diffusa alla stampa da Giseldo Rossi, segretario generale Slc Cgil Benevento.
“E’ da mesi che segnaliamo e denunciamo una serie di anomalie e disfunzioni che si verificano sull’intero territorio sannita e che riguardano da quella che è una vera e propria fase gestionale discutibile a quello che è un servizio alla clientela di scarsa qualità. Le prime giornate di Giugno 2011 a tutt’oggi rimarranno data memorabile negli annali di Poste Italiane : è infatti la prima volta che per quasi l’intero orario di lavoro gli uffici postali non hanno potuto erogare i servizi,peraltro nelle giornate di massimo affollamento per il pagamento di pensioni.
Come si può parlare di nuovi flussi informatici quando in molte realtà del nostro territorio non esiste ancora l’ADSL… E’ stato implementato il servizio con la nuova fase del CRM (gestione clienti in sala ) e il famoso servizio SDP (sportelleria ) con il quale si effettuano le operazioni a sistema e che puntualmente lascia dipendenti e clienti per ore allo sbando con ripercussioni anche di sicurezza”.
Senza contare “computer vecchi e superati ( decine di minuti persi per il riavvio di vecchi computer Celeron -pentium IV con 521 MB di memoria condivisa ; mancanza di linea ADSL con velocità adeguata e costante ( l’utilizzo delle stesse linee per i telefoni Voip rallenta il funzionamento dei Computer ); un minestrone di software ognuno con schermate diverse , grafica e tasti funzione mai standart, nessuna sequenzialità logica di funzionamento, ecc.; frequenti aggiornamenti software o manutenzioni in orari o data " impegnativeguasti frequenti a stampanti con 10-12 anni di vita ( anche 15 giorni di attesa per le riparazioni…). Ed inoltre un’eccessiva rigidità delle impostazioni di sicurezza e dei livelli di accesso sta determinando l’impossibilità di dare risposte alla clientela in caso di assenza temporanea Dup o dello specialista… ( esempio l’impossibilità ad utilizzare due postazioni in contemporanea se non dopo una estenuante migrazione …).
Le conseguenze sono prevedibili:
1) Blocco frequente degli sportelli e formazione delle code;
2) Impossibilità a erogare i servizi e sottoscrivere i contratti finanziari con immediatezza..;
3) Immense perdite di tempo e andirivieni della clientela fino allo sblocco del sftware.
Siamo sotto la lente di una società come Standard e Poors l’agenzia che studia il debito pubblico e che ha visto la trasformazione del nostro asset da " stabile a "Negativo " le prospettive oltre che di Poste Italiane anche di altre 3 banche.
Qualcuno vuol farci credere che : la Posta della Olga cambi. Ma perché: forse alle Poste faranno anche le punture ? Questa è una delle ultime novità ( accordo sottoscritto nella regione Veneto) e dove si è già avuto il parere contrario ad esempio del Presidente Veneto delle Federfarma che ha dichiarato " siamo sbalorditi e agiremo di conseguenza ". Ed il tribunale per i diritti del malato : "Così si affidano i servizi sanitari a chi non ha competenza in materia".
Parliamo ovviamente di prenotazioni delle visite sanitarie e della consegna dei farmaci a domicilio.
Chiediamo la convocazione di un urgente incontro poiché, come dichiarava P.V.H. (Paul von Hindenburg), "Hitler è un tipo un po’ strambo e non sarà mai cancelliere : potrebbe diventare al massimo Ministro delle Poste ", per questo e per quella che è una fase gestionale così convulsa di tutto il territorio Sannita vorremmo poter dare un nostro contributo ma vorremmo che i primi attori, cittadini e istituzioni, potessero dire la loro su un servizio di pubblica utilità.
Per quanto è accaduto e sta accadendo sotto gli occhi inermi di dipendenti e cittadini chiediamo ad "horas " un intervento congiunto di tutte quelle forze" democratiche" " istituzionali" "politiche" e i "mezzi di informazione ancora liberi " e che ancora credono nella carta costituzionale e nei suoi valori e di voler contribuire a lanciare dal Sannio con uno scatto d’orgoglio un segnale forte e chiaro che prima dei ricavi viene il rispetto della persona”, conclude Rossi.