POLITICA
Caso Lonardo, siamo di fronte ad un ‘confino politico’

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”Confino politico’, ‘condanna preventiva’, ”discriminazione”. Sono le parole scelte da Alberto Borrelli, portavoce di Sandra Lonardo, per richiamare l’attenzione sul caso pressocche’ unico della presidente del Consiglio regionale, fra i politici campani indagati dalla magistratura. Prendendo spunto da un articolo a firma di Renato Farina, pubblicato oggi su ”Il giornale”, Borrelli sostiene: ”Siamo di fronte ad un ‘confino politico’. Numerosi ed autorevoli esponenti politici campani, pur indagati o sotto processo, godono dei pieni diritti, di assoluta liberta’.
Possono muoversi in tutta la regione, partecipare a convegni, aprire campagne elettorali, attendere ai loro doveri istituzionali”. E se, agginge il portavoce ”e’ giusto che sia cosi’, perche’ si tratta di persone per le quali nessuna condanna e’ intervenuta e nessun processo si e’ compiuto. A Sandra Lonardo Mastella, invece, tutto questo viene impedito, con un provvedimento che, come e’ stato scritto anche oggi, suona come una sorta di ‘legge ad Mastellam’, una condanna preventiva”.
”Non e’ in discussione la buona fede dei magistrati – conclude – ma c’e’ da chiedersi, con stupore e preoccupazione, come si sia potuta determinare una cosi’ grave discriminazione. E a che serve”.