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Altrabenevento: “Regione chiede chiusura cautelativa pozzi e Mastella va in Prefettura”

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“Per la qualità dell’acqua era tutt’apposto ma adesso sono costretti a chiudere i pozzi contaminati. Gesesa, in una lettera al Comune del 2 maggio, ha annunciato la soluzione per garantire e migliorare comunque il servizio idrico ma adesso minaccia di lasciare mezza città senz’acqua. Il sindaco oltre alla Falanghina ha finalmente deciso di occuparsi di risorse idriche e chiede aiuto al Prefetto.”

E’ quanto scrive in una nota Altrabenevento che spiega:” L’Ufficio Ecologia della Regione Campania ha inviato questa mattina una lettera al sindaco per segnalare la necessità di chiudere, in via cautelare, i pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzoni contaminati per la presenza di Tetracloroetilene.

La società che gestisce il servizio idrico, Acea-Gesesaritiene che si tratti di un allarme ingiustificato e che senza quei pozzi i rioni Ferrovia, Libertà e Centro Storico rimarrebbero nell’immediato senz’acqua.

Invece, il 2 maggio scorso, la stessa Gesesa ha scritto all’amministrazione comunale per comunicare di aver chiesto al Servizio Acquedotti della Regione la maggiore fornitura dal Biferno di 50 litri al secondo e che appena rilevati gli aumenti richiesti “si procederà alla distribuzione della stessa garantendo in tempi brevi i giusti equilibri della rete ed un nuovo assetto col fine immediato di migliorare qualitativamente la risorsa distribuita anche nei rioni Ferrovia, Libertà ecc, ciò comporterà una riduzione dell’attività di emungimento dai pozzi Mazzoni e Pezzapiana.”
“Che cosa è cambiato in pochi giorni? – scrive ancora Altrabenevento proseguendo: “Perché ACEA, colosso della privatizzazione e socio di maggioranza di Gesesa non riesce a trovare la soluzione annunciata dieci giorni fa?

Intanto il sindaco Mastella che per mesi si scagliato contro Altrabenevento per le denunce sulla contaminazione della falda della piana di Benevento, ha deciso di occuparsi anche dell’acqua della città e non solo della Falanghina e dei vini della provincia, chiedendo al Prefetto un aiuto per trovare una soluzione urgente al problema noto da sei mesi.”

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