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Ospedale ‘San Pio’, lavoratori e sindacati: ‘Disorganizzazione e malcontento. Vertici assenti’

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Stato di agitazione dei lavoratori dell’azienda ospedaliera “San Pio” di Benevento, proclamato dai sindacati al termine dell’assemblea di ieri. All’ordine del giorno diversi gli argomenti trattati: dalla produttività alla mensa, dal contratto collettivo integrativo aziendale alle criticità del pronto soccorso.
Fsi-Usae, Cgil Fp, Fials e Nursing Up hanno illustrato ai lavoratori tutti i percorsi fatti in merito: “Da agosto 2016, inizio del mandato di questo Management, le sigle. hanno partecipato a 23 riunioni con la parte pubblica e a 22 riunioni di RSU. Molto del lavoro svolto in questi incontri ha visto la pianificazione ed il raggiungimento di accordi che ancora oggi non vedono realizzarsi nel concreto. Più volte, nelle riunioni indicate ed anche con note sindacali, si è sollecitato il management a dare continuità a quanto contrattato in sede di riunioni ufficiali. Tutto quanto sopra esposto in merito agli argomenti contrattati non ha prodotto, ad oggi nessun risultato”.
Di particolare interesse il discorso sulle condizioni di lavoro: “Tutto il personale dell’azienda ospedaliera “San Pio” – scrivono – continua a garantire elevati livelli assistenziali pur operando in condizioni di disagio dovute a carenza di personale, carenze strutturali e tecnologiche e scarsi approvvigionamenti”. Sul fabbisogno di personale, inoltre, “è stata approvata una delibera nella quale non si evincono le carenze delle figure professionali, inoltre vi è forte dubbio sul dato numerico complessivo del personale in servizio al 01.01.2018 rispetto a quello al 31.12.2017 a fronte dell’annessione del Presidio di S.Agata”.
Tra i temi dibattuti anche la riduzione dei ricoveri: “Come ipotizzato, la concomitante assenza nel 2018 di diversi primari, seppur sostituiti nelle funzioni da meritevoli medici rimasti in servizio, – spiegano le sigle – ha avuto la ricaduta sul numero di ricoveri. Quindi si auspica una repentina nomina delle figure primariali sia per garantire una proficua programmazione sanitaria che per avere dei riferimenti certi. Sembra superfluo ribadire che per affrontare nel migliore dei modi tale problema è necessario che il management proceda immediatamente alla nomina del Direttore Sanitario Aziendale figura carente dal giugno 2018”.
Sulle criticità del Pronto Soccorso, inoltre, spiegano: “La condizione di lavoro e l’elevato numero di pazienti che stazionano per più giorni non è più accettabile; le condizioni sono peggiorate negli ultimi tempi a fronte dell’impegno che questo Management aveva assunto all’inizio del mandato come primo obiettivo da raggiungere nel migliorare le condizioni di lavoro in pronto soccorso. Infine, sul presidio di Sant’Agata de’ Goti, concludono affermando che “a fronte di un crono programma stilato dall’amministrazione, il personale tutto non viene coinvolto nella condivisione dello stesso”.