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Acqua e tetracloroetilene, Altrabenevento: “La relazione Arpac conferma la nostra denuncia”

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“Il Dipartimento di Benevento dell’ARPAC (Agenzia Regionale Protezione Ambientale della Campania) il 16 gennaio ha segnalato al Comune di Benevento alla Gesesa e alla ASL con la relazione 2561 che il tetracloroetilene misurato nel pozzo di Pezzapiana il 2 gennaio ha raggiunto il livello di 1,2 microgrammi/litro mentre lo stesso inquinante ha raggiunto lo stesso giorno la quota di 1,4 microgrammi per litro nel pozzo di Campo Mazzone”. Così in una nota Sandra Sandrucci di Altrabenevento.

“Quindi – spiega la nota – in ambedue i pozzi che alimentano i rioni Ferrovia, Centro Storico e Libertà il pericoloso composto chimico, “potenzialmente cancerogeno” ha superato la soglia di 1,1 microgrammi per litro stabilito dal D.Leg. 152 del 2006. Alla fine di novembre, quando Altrabenevento diffuse la notizia sulla presenza del pericoloso composto chimico nelle acque servite al 58% della popolazione cittadina, il sindaco Mastella annunciò la denuncia per procurato all’allarme e la Gesesa assicurò che negli ultimi tre anni il tetracloroetilene è sempre rimasto molto al di sotto delle soglie di legge.

Solo a seguito delle nostre insistenze – attacca Sandrucci -, sono stati effettuati gli esami sulle acque profonde, cioè prima della aggiunta di cloro per la potabilizzazione, e l’ARPAC il 12 dicembre ha accertato il valore di 1,9 microgrammi/litro, quindi ben al di sopra del limite di legge, nel Pozzo di Campo Mazzone ma aveva segnalato possibili errori di prelievo da parte della ASL. Pertanto i prelievi sono stati ripetuti il 2 gennaio e l’ARPAC ha misurato valori superiori alla soglia per le acque profonde in ambedue i pozzi, segnalando però, che il valore deve essere considerato attendibile all’95%.

Pur volendo considerare questa ininfluente “correzione” – aggiunge – risulta chiaro che i valori del pericoloso tetracloroetilene sono aumentati rispetto a quelli accertati negli ultimi anni e riguardano tutti i pozzi che attingono nella falda della piana di Benevento. E’ evidente che le nostre autorità non possono limitarsi ancora a sostenere che quell’acqua è potabile senza spiegare cosa stanno facendo per accertare da dove arriva il pericoloso inquinante e come vogliono fornire acqua buona agli abitanti di questa città.

Il sindaco Mastella – conclude la nota – domani interviene in un convegno sulla “gestione democratica dell’acqua” e potrebbe approfittarne per rendere pubblica l’ultima relazione dell’ARPAC e spiegare perché, in una città civile, le informazioni sulla qualità dell’acqua che non vengono pubblicate neppure sul sito della GESESA, le deve fornire Altrabenevento”.

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