POLITICA
Tlbaldi e lo stato di degrado dei fiumi Sabato e Calore

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Raffaele Tibaldi, candidato a sindaco per la coalizione di centrodestra, si è recato ad effettuare diversi sopralluoghi sugli argini dei fiumi Sabato e Calore, non lasciando di verificare lo stato delle cose anche all’altezza della loro confluenza, presso il Ponte Leproso, per poi inoltrarsi verso la contrada Serretelle. “Tibaldi – si legge nella nota delkl’ufficio stampa – , restando sconcertato da quanto appurato in prima persona a livello di inquinamento, di completa distruzione di qualsiasi tipo di ecosistema fluviale e della sua integrità, ha così commentato: “E’ proprio il caso di dire, che nei nostri fiumi c’è di tutto! Divani, panchine, immondizia a tutto spiano ecc…Essi sono delle vere e proprie discariche a cielo aperto! Una volta, la nostra amata terra, veniva considerata come la feconda terra di Mesopotamia d’Occidente in quanto adagiata su due rigogliosi e puliti corsi d’acqua! Addirittura, nell’epoca neolitica, la nostra città di Benevento rappresentava un’importante via di collegamento alla volta dell’Oriente, proprio grazie alla navigabilità di un tratto del Calore! E come non ricordare poi, le nostre mamme e le nostre nonne che una volta andavano a lavare i propri indumenti nelle acque dei nostri fiumi ed in estate si permettevano perfino il lusso di farsi dei bagni!? Ora, perfino gli uccelli sembrano non fermarsi più su quelle fetide sponde, preferendo lidi più limpidi! Altro che: “Acqua azzurra, acqua chiara!, come cantava Battisti! La situazione dei nostri fiumi è davvero grave! Arbusti di tutti i tipi crescono da più parti, fino a far retrocedere e scomparire del tutto gli argini naturali dei fiumi; buste di plastica frammiste ai rami; copertoni di pneumatici…c’è di tutto! Senza tener conto che ad ogni inverno che arriva, si teme sempre per le pericolosissime piene! Solo allora, ci si ricorda di dover far qualcosa per risolver il problema! Poi, arriva l’estate e prontamente arriva la piaga dei pidocchi, ma anche a quello c’è la soluzione: una forte disinfestazione e poi tutto come prima! Misure che sono solo di tamponamento e non preventive. Sia il Sabato che il Calore, potrebbero essere sfruttati ai fini turistici-ricreativi se ben conservati e tutelati! Misure come un seri studi di piano; un certosino lavoro di ricostruzione degli argini di contenimento dei due fiumi; opere di prevenzione per il pericolo-esondazioni ecc…sono cose necessarie per ristabilire una corretta e rigogliosa flora e fauna adatta all’ambiente”. “I nostri fiumi –ha continuato poi, il Tibaldi- rappresentano una risorsa abbandonata a se stessa che invece possono costituire una meravigliosa riserva naturale per la nostra città, senza contare quanto sarebbe bello, poi, poter passeggiare sulle loro sponde, proprio come si fa a Roma sul Tevere, a Parigi sulla Senna ed a Londra sul Tamigi!
“Chiare, fresche e dolci acque…”: queste le stupende parole del celebre Canzoniere del Petrarca datato 1344. Ebbene, spero che questa celebre frase, possa esser valida ancora oggi ed al più presto possibile, anche per le acque dei nostri storici fiumi Sabato e Calore!”.