POLITICA
Ruggiero: “Serve piano straordinario per la viabilità rurale”

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“Occorre un piano straordinario, anche per diverse annualità, per permettere ai Comuni di poter sistemare la propria viabilità rurale. Non sono sufficienti gli interventi prevedibili all’interno di opere per la sistemazione idrogeologica, occorrono interventi specifici anche alla luce dei danni causati dagli eventi calamitosi dell’ottobre 2015”. A chiederlo è il consigliere provinciale Giuseppe Ruggiero.
“L’assenza di una misura del PSR dedicata nella programmazione 2014/2020 e l’incapacità di moltissimi Comuni a poter far ricorso all’indebitamento – aggiunge – ha determinato, in molte aree della Provincia, il totale abbandono della viabilità rurale. Moltissime aziende agricole del Fortore vivono un quotidiano disagio sia nella consegna dei propri prodotti sia nella possibilità di fruire di servizi essenziali quali il trasporto scolastico per la scuola dell’obbligo.
Per diversi Comuni l’unica soluzione è ancora rappresentata dalle istallazioni eoliche le cui aziende contribuiscono alla manutenzione ordinaria della viabilità rurale per garantire l’accesso ai propri impianti. Credo che sia necessario un tavolo di confronto fra le Amministrazioni del territorio, le categorie agricole e la deputazione parlamentare per porre all’attenzione del Governo un’emergenza silenziosa, ma che vede i Sindaci in prima linea e quotidianamente impegnati per cercare di risolvere le giuste pretese delle popolazioni che vivono nelle aree rurali.
E’ necessario – continua nella nota – un piano nazionale di salvaguardia della montagna che disponga interventi sulla viabilità minore e ammodernamenti delle rete idriche, anche alla luce del fatto che le ultime programmazioni europee che erano intervenute massivamente su queste due questione erano state quella 2000/2006 e 2007/2013.
Attori di questi interventi – conclude Ruggiero – potrebbero essere anche le Comunità Montane a cui si potrebbe demandare la gestione e la manutenzione della viabilità rurale intercomunale, mentre si attende di comprendere il ruolo del nuovo Ente idrico Campano chiamato ad riprogrammare il fabbisogno idrico anche per le aree rurali”.