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Provincia, Ricci saluta e pizzica il Pd: ‘Il suo comportamento non ha condizionato il mio lavoro’
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E’ un Claudio Ricci fermamente orgoglioso dell’operato svolto nei quattro anni da presidente della Provincia di Benevento, che, a pochi giorni dalla scadenza di mandato, ha tracciato un bilancio in una conferenza stampa alla Rocca dei Rettori.
“Nonostante le difficoltà economiche e istituzionali determinate dalla legge Delrio con il forte taglio di risorse da destinare agli enti provinciali divenuti di secondo livello e da portare alla progressiva abrogazione con la riduzione di competenze e funzioni, rivendico con orgoglio – ha detto Ricci, evidenziando le problematiche affrontate per l’alluvione 2015 che ha reso ancora più complessa l’azione amministrativa – di lasciare il mandato sapendo di aver utilizzato bene i finanziamenti intercettati per le funzioni fondamentali della Provincia quali la viabilità e l’edilizia scolastica, di non aver portato l’ente in dissesto o in pre dissesto e di aver portato al pareggio gli stupendi dei forestali.”
“Abbiamo provveduto – ha aggiunto – sulla viabilità alla progettazione, agli appalti, all’esecuzione dei lavori e al collaudo e all’inaugurazione di opere infrastrutturali.
Sull’edilizia scolastica, invece, abbiamo ottenuto l’ok della Regione su circa 15 progetti per un finanziamento di circa 40/50 milioni, più del 50% rispetto a ciò che in proporzione era destinato al Sannio, e abbiamo trovato formule adeguate per gestire anche i settori che non erano più nelle nostre competenze come cultura e rifiuti.”
“Voglio essere giudicato per i fatti e non per le parole – ha detto Claudio Ricci – rimarcando, in merito al mancato supporto del Partito democratico provinciale registrato nel tempo: “Io sono andato avanti comunque e il comportamento del Pd non ha condizionato il mio operato. Se questo è vero, posso dire che allora sono ancora più orgoglioso dei risultati perché sono miei e non li devo condividere con nessuno.” “E’ un problema del Pd o di una sua parte – ha aggiunto – se non valorizza i suoi dirigenti e se non ha voluto considerare la presidenza Ricci un’opportunità per la quale siamo chiamati a rispondere a breve.”
“Anche se il Pd è patrigno con me – ha proseguito il numero uno della Rocca dei Rettori – non smetto di essere uomo di partito, annunciando il sostegno e il voto al candidato Franco Damiano.”
“Le discussioni interne – ha precisato – saranno rimandate al 2 novembre”, ma è certo che “il suo impegno in futuro sarà ancora più forte per il partito dedicandosi all’organizzazione dei comitati civici proposti da Renzi perché sono convinto – ha detto – che il Pd con Renzi ha avuto o può avere qualche problema ma senza Renzi il Pd non esiste.”
Sulla filiera istituzionale Ricci ha rimarcato che “ha funzionato poco o a fasi alterne con la Regione con la quale spesso non c’è stata alcuna intermediazione o interlocuzione. Non così, invece con il Governo, e con i suoi rappresentanti sul territorio soprattutto nel periodo dell’alluvione.”
Le dichiarazioni nel servizio video