POLITICA
“De Mita, insieme a Mastella, è il protagonista della fallimentare gestione della Campania”

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“Ci vuole tanto coraggio e una bella ‘faccia tosta’ a venire a Benevento a sparare su tutto e tutti quando si è stato il maggiore protagonista dei depauperamenti del nostro territorio (autostrada, infrastrutture varie e grandi aziende) in favore dell’Irpinia”.
A dichiararlo la coordinatrice delle Donne PdL, Giovanna Razzano, in risposta alle affermazioni rese a Benevento dall’onorevole Ciriaco De Mita.
“Caro onorevole ci risparmi battute e ci dica cosa ha mai fatto per il Sannio lei che pure in questo territorio ha sempre goduto negli anni passati di migliaia di preferenze”, rincara Giovanna Razzano.
“E non dimentichiamo certo che De Mita è stato, ovviamente assieme a Mastella, il protagonista della fallimentare gestione bassoliniana della regione Campania. Oggi tutti vorrebbero ergersi a salvatori della patria e alla novità magari cambiando soltanto abito, ma non sono altro che il vecchio che avanza”, aggiunge la coordinatrice delle Donne PdL che prosegue: “Oggi il nuovo siamo noi del Popolo della Libertà e l’onorevole De Girolamo. Siamo gli unici a lavorare per il territorio, a badare ai programmi e a non cedere sistema delle clientele, del familismo e delle prebende.
A proposito di familismo: De Mita, come qualche suo compagno d’avventura, ne è il massimo interprete: egli eurodeputato, il nipote vicepresidente della Regione non eletto, l’altro nipote sindaco di Nusco… Alla faccia dei giovani, del rinnovamento e del merito!”. Per Giovanna Razzano, comunque, “da De Mita la caduta di stile sulle donne del PdL non ce la saremmo aspettata. Ma evidentemente, come diceva il buon Giulio Andreotti, il potere logora chi non ce l’ha… In ogni caso noi donne del Popolo della Libertà del Sannio siamo pronte a sfidare De Mita e l’Udc su ogni campo e ogni settore, anche sugli attribuiti, convinte che molti uomini del partito di Casini-De Mita non li abbiano…”.
Per Giovanna Razzano:, comunque, “Almeno su un aspetto siamo in sintonia con il presidente De Mita: il fallimento della classe dirigente beneventana. Non ci saremmo voluti trovare nei panni di Viespoli, Nardone, Santamaria e Troiano quando l’ex presidente del Consiglio ha tacciato la classe politica sannita di scarsa intelligenza e mancanza di vivacità politica: il messaggio era proprio per loro che negli ultimi trent’anni, chi più chi meno, sono stati protagonisti in negativo della vita politico-amministrativa della nostra città e della nostra provincia. E pensare – conclude Razzano – che i nostri hanno pure applaudito De Mita che probabilmente è per un nuovo corso, quello dell’onorevole De Girolamo”.