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ECONOMIA

Turismo: in Italia sempre più guide che fanno impresa, ma nel Sannio nessuna traccia

Poco lavoro, costi per mantenere l'azienda, convenienza fiscale: i motivi dell'assenza sul territorio sono svariati. In provincia operano circa 15 professionisti. L'obiettivo per la crescita: incrementare le visite e trattenere i turisti. Il commento della Proloco Samnium: "C'è l'impegno, ma manca la sinergia"

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La Camera di Commercio di Milano, in uno dei suoi studi di settore, racconta il boom di imprese per le guide turistiche. Un dato che riguarda non solo la Lombardia, ma l’intera nazione con 965 attività che fanno registrate una variazione positiva del 35% dal 2013 ad oggi. Una statistica che entra nel dettaglio delle province italiane, ma che non ha traccia di Benevento. In sostanza, nel Sannio non esistono imprese nel settore delle visite guidate. Un dato che potremmo definire anomalo, visto il grande interesse che da più parti si rivolge al settore, e ci vede come unica realtà campana senza un’azienda specifica che eroga i servizi di guida.

Lo studio merita una riflessione. Sempre i numeri, infatti, dicono che in città sono presenti circa 15 professionisti autorizzati all’attività, ma ognuno lavora senza aver creato un’impresa. Poco lavoro, costi per mantenere l’azienda, convenienza fiscale: i motivi sono svariati. Resta, però, il dato inequivocabile: gli altri territori riescono a creare attività e il Sannio no. Un passo in avanti c’è anche se timido: Confindustria, infatti, ha aggregato tre guide nel tentativo di far crescere il comparto. Un’azione, però, che non ha dato ancora i frutti sperati. Accanto a questo aspetto, va anche considerato il problema dell’abusivismo con molti che ancora si ‘improvvisano’ accompagnatori senza i requisiti togliendo anche il lavoro a chi, invece, ha le carte in regola. Non solo, una situazione che parla anche di un turismo ‘fai da te’ che ancora non è entrato nell’ottica dello sviluppo economico.

L’altro lato della medaglia è rappresentato dalla comunicazione della Rocca dei Rettori, che lo scorso 31 luglio, sottolineava l’aumento del 41% dei visitatori registrato nel 2017 rispetto al 2015 nel numero dei visitatori della Rete Museale della Provincia di Benevento.

Come sempre, l’analisi delle statistiche – positive e negative – non può essere il metro di giudizio di un intero comparto; tuttavia, può essere un valido strumento per la governance. Per intenderci, accrescere il numero di visitatori in una struttura è importante, ma serve a poco se non si traduce in reddito per chi lavora nel settore e, però, non è dipendente pubblico. Scolaresche e gite, ad esempio, rappresentano un tassello di crescita ma non possono rappresentare il punto di arrivo di un percorso che deve coinvolgere ben altri turisti, quelli cioè che creano economie, pernottano, consumano e diffondono il territorio per una promozione reale.

I segnali positivi non mancano. Santa Sofia bene Unesco fa il suo lavoro con gli appassionati che negli anni continuano a raggiungere il Sannio. Il progetto di far rientrare nel patrimonio dell’umanità anche la via Appia e gli annessi scavi archeologici sanniti è un ulteriore passo, così come gli eventi promossi in città, le illuminazioni artistiche dei monumenti. Ancora i treni storici delle Ferrovie dello Stato, le eccellenze enogastronomiche e i poli religiosi sono ulteriori attrattori. Devono, però, tutti essere tasselli di un unico mosaico che ha come obiettivo quello della crescita globale di un territorio che ancora arranca con l’assenza di cartellonistica specifica, info-point a singhiozzo e fondi pubblici ridotti al lumicino.

L’analisi realizzata dall’economista Luigi Ruscello dice che Benevento presenta “un andamento crescente fino al 2006: dai 41.029 turisti del 1990 si è passati ad un massimo di 72.843, e poi una caduta fino al 2016 con 47.770 unità”. Inoltre, un ulteriore elemento da considerare riguarda la durata dei soggiorni: “Anche in questo caso – scrive ancora Ruscello – non è a dire che vi sia stato un miglioramento, visto che il record lo detiene ancora il 1990 con 2,79 giorni, contro i 2,19 del 2016. Il raffronto della media dell’ultimo triennio con quella nazionale fa rilevare una sensibile differenza perché ai 2,33 giorni della provincia di Benevento si contrappongono i 3,49 italiani, cioè ben più di un giorno”.

Incrementare le visite e trattenere i turisti. Sono questi dunque gli obiettivi che il Sannio deve raggiungere. E’ il momento che mano pubblica e privata si incontrino davvero nel tentativo di realizzare quell’aspirazione culturale che da anni Benevento insegue. Una rete che sia, davvero, in grado di percorrere la strada dello sviluppo coinvolgendo l’intera comunità che deve crescere e adeguarsi intorno ad un progetto che può essere vincente per moltissimi.

IL COMMENTO – “Incrementare le visite e trattenere i turisti si può sicuramente, ma bisogna evidenziare il carattere sinergico esistente o sviluppabile tra settore turistico e commercio. Utilizzando dati ufficiali e risultati di ricerche condotte di recente, si tenta di dare risposte, inevitabilmente parziali, ad una duplice domanda: quanto i flussi turistici possono favorire lo sviluppo del commercio in una data località e contemporaneamente, quanto il commercio può favorire l’incremento dei flussi turistici verso la località stessa? Sulla base dei risultati delle analisi, vengono evidenziate alcune linee di intervento, sottostanti ad una auspicabile logica di sistema nel management turistico, che potenzino le sinergie tra commercio e turismo. Il sistema commerciale può contribuire all’incremento dell’attrattiva turistica delle destinazioni, solo nel momento in cui sviluppi una propria identità distintiva, riuscendo ad offrire prodotti ed esperienze di shopping tipici, radicati sul territorio”. Così Giuseppe Petito, presidente Proloco Samnium di Benevento interviene sulla questione turismo.

“Consapevoli del fatto che le parole “sinergia” e “sistema” sono spesso abusate – prosegue -, noi cerchiamo di utilizzarle solo quando possiamo riempirle di un significato concreto e tangibile, che è poi l’obiettivo della nostra attività. Ogni mese si cerca di individuare i più importanti e interessanti progetti turistici e li patrociniamo attraverso una nostra collaborazione ebbene, se dovessimo individuare un minimo comune denominatore questo sarebbe proprio “sinergia”! Per quanto se ne parli, però, non si dice quasi mai che “fare sistema” o “sinergia” non è affatto semplice: bisogna superare i campanilismi o le naturali resistenze che potrebbero avere, ad esempio, un produttore o un operatore privato. Sono anni ormai che sviluppiamo progetti in ambito turistico e possiamo dire che i benefici superano di gran lunga queste iniziali difficoltà; purtroppo a molti convegni organizzati in città sentiamo sempre parlare di professionalità e altro, ma senza nessun risultato. Noi abbiamo un team organizzativo composto da giovani laureati nel settore turistico e pronti a impegnare otto guide turistiche autorizzate in qualsiasi momento, anche di fuori provincia e regione, ma la nostra presenza e disponibilità è sempre vista in sordina dalla parte politica, per fortuna abbiamo il popolo e le attività commerciali dalla nostra parte.

È proprio con questa filosofia – spiega – che abbiamo supportato la realizzazione di tante interessanti iniziative in ambito pubblico, privato e pubblico-privato che – proprio in questo anno– hanno avuto uno sviluppo. Stiamo lavorando già per il prossimo periodo turistico che per la nostra città va da Settembre ad Aprile, ma sempre lottando con le istituzioni che a rilento recepiscono le nostre proposte progettuali, rallentando tantissimo i risultati.

Discorso analogo – conclude – per un’iniziativa promo-commerciale che stiamo sviluppando per una ventina di aziende turistiche (bed&breakfast, hotel, agriturismi, affittacamere). Con l’obiettivo finale di realizzare, nella primavera del 2019, un educational tour rivolto a tour operator esteri e nazionali, abbiamo iniziato un lavoro di ricognizione dell’offerta turistica delle aree coinvolte, cui seguirà un portfolio di proposte turistiche rivolte al mercato internazionale”.

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