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Autismo, l’Asl Benevento approva budget da 270mila euro per gli interventi ABA
Si è detta soddisfatta la presidente di Angsa Campania, Claudia Nicchiniello, per il provvedimento "che sana le mancanze contro cui abbiamo protestato"Ascolta la lettura dell'articolo
A distanza di poco più di un mese dalla protesta delle mamme dei bambini autistici contro il mancato pagamento e la mancata contrattualizzazione da parte dei distretti sanitari dei terapisti e contro il rischio di un’interruzione degli interventi in ambiente di vita, l’Asl di Benevento ha approvato con delibera un budget di 270 mila euro da sostenere fino al prossimo 31 dicembre 2018.
Sarà destinato ai professionisti inseriti nella short list da utilizzare in maniera diretta prevista dalla delibera n.601 del 28 dicembre 2017 della Direzione Generale cui la stessa Asl di Benevento, la prima in Campania, ha dato avvio alla presa in carico diretta e alla garanzia dei trattamenti cognitivo comportamentali, coinvolgendo nell’applicazione del provvedimento i distretti sanitari.
La delibera dei giorni scorsi è stata emanata a seguito della ricognizione effettuata da un gruppi di lavoro costituto dalla direzione generale e poi approvata dalla direzione sanitaria, della Asl per definire, in termini clinici e amministrativi, gli interventi necessari di carattere intensivo ed estensivo a favore dei soggetti affetti fa disturbo dello spettro autistico.
“Siamo molto soddisfatti del provvedimento che sana le mancate determine di pagamento e contrattualizzazioni che i distretti avrebbero dovuto effettuare per i terapisti che a suo tempo abbiamo contestato” – ha detto la presidente di Angsa Campania, Claudia Nicchiniello, raggiunta telefonicamente da Ntr24, precisando che la spesa approvata è adeguata ai piani terapeutici monitorati e che realizza in parte una delibera di Natale scorso su una previsione di spesa di circa un milione di euro.”
“Siamo convinti – ha detto Nicchiniello – che in questo modo per il 2019 il numero dei minori che accederanno alla terapia cognitivo comportamentale ABA, possa aumentare.”
“Si tratta – ha poi aggiunto – di un risultato importante per la presa in carico da parte della neuropsichiatria infantile e adolescenziale con interventi fino a 18 anni, soddisfacendo in questo modo la necessità di integrare, con la presenza di una terapista a scuola, il piano educativo con quello assistenziale del bambino autistico.
E’ evidente, infatti – ha chiarito la presidente di Angsa Campania – che trattandosi di una patologia che dura tutta la vita è importante superare la riabilitazione limitata nel tempo e prevedere condizioni economiche e contrattuali per i terapisti che consentano loro di accettare l’incarico diretto, in molti casi rifiutato per l’incertezza in cui si venivano a trovare.”