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Verifica del consuntivo 2017, la Fials attacca il management del “Rummo” sulle risorse investimenti

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“Dopo la nota vicenda dell’accorpamento dell’A.O. “G. Rummo” di Benevento con il P.O. “Sant’Alfonso Maria De’ Liguori” di S. Agata dei Goti, con conseguente riduzione dei posti letto, registriamo, dopo l’attenta verifica del Bilancio Consuntivo 2017 presentato dall’amministrazione pro tempore vigente, peraltro solo a seguito del nostro sollecito agli Organi preposti essendo i termini di legge ampiamente elassi già dal 30 aprile scorso, l’ulteriore danno provocato alla nostra intera provincia ed in particolare alla città di Benevento sia dalla legislazione regionale in materia di sanità, iniqua e del tutto squilibrata a favore dei noti grossi centri urbani, sia dalla presumibile inerzia, imperizia e negligenza dell’attuale management aziendale”. Lo scrive in una nota Mario Ciarlo, segretario provinciale della Fials.
Difatti, si legge testualmente dalla nota integrativa al Bilancio Consuntivo 2017 approvato con Delibera n°425 del 29/06/2018 che: “Dalla tabella si evidenzia la consistente riduzione del Patrimonio Netto (€ -14.859.858) dovuta all’applicazione di quanto deposto dal DCA n.46/2018, che all’Allegato D.3 ha stabilito le modalità di copertura delle Perdite Pregresse. In particolare ha fatto obbligo alle Aziende che presentavano nei propri bilanci Riserve di Utili, di girocontarle a “Debiti v/Regione per il rafforzamento patrimoniale della AA.SS al 31/12/2017 in base alle disposizioni di cui alla nota del Commissario ad Acta del 26/01/2018, prot. n.2130 e alle disposizioni del presente Decreto”. A tal proposito, si rappresenta che l’Azienda con Delibera n. 190 del 28 Marzo 2018, nell’attribuire la corretta natura alle Riserve di Patrimonio Netto presenti in Bilancio al 31.12.2016, ne aveva stabilito la destinazione a copertura di Investimenti. Alla luce delle sopravvenute DISPOSIZIONI COMMISSARIALI, la Delibera Aziendale è risultata inapplicabile.”
In altri termini, il patrimonio dell’A.O. “G. Rummo”, è stato depauperato di risorse per Euro 14.859.858,00, costituite in gran parte da riserve di utili accumulati nelle gestioni precedenti e finalizzati alla realizzazione di investimenti (apparecchiature sanitarie e quant’altro). Dette riserve, non utilizzate dall’attuale amministrazione negli anni in cui ve ne era piena e libera disponibilità, sono state, a seguito del sopra citato DCA nr. 46/2018, girocontate alla Regione per la copertura delle perdite di altre aziende sanitarie della Campania.
Appare il caso di sottolineare che con decreto n. 102 del 29.09.2016 avente ad oggetto: Individuazione degli Enti pubblici sanitari che presentano una o entrambe le condizioni di cui al comma 524, lettere a) e b) della legge 28 dicembre 2015, n. 208. Piani di rientro aziendali”, l’ AO “G. Rummo” di Benevento e il “Moscati” di Avellino furono individuate, per effetto della gestione virtuosa tenuta, come le uniche due aziende sanitarie della Campania fuori dal piano di rientro di cui alla lettera A) del Decreto (quindi per la parte economico finanziaria) con possibilità, con identica decorrenza, di poter finalmente utilizzare le proprie risorse per migliorare, efficientare e realizzare un significativo adeguamento tecnologico e infrastrutturale dell’azienda.
Dette risorse, invece, ancorchè come detto immediatamente utilizzabili dal 29.09.2016, – prosegue Ciarlo – sono rimaste inutilmente accantonate e utilizzate, in minima parte, solo con Delibera nr. 190 del 28.03.2018, per Euro 1.310.970,00. Ma tant’ è che, al danno la beffa, l’intervenuta ma ormai oltremodo tardiva delibera è stata dichiarata inapplicabile come può leggersi dal testo del soprariportato stralcio di nota integrativa al Bilancio Consuntivo 2017 che ha visto volatilizzarsi, a favore delle aziende deficitarie della Campania, oltre 14.000.000,00 di Euro.
Last but not least, si fa anche notare anche che l’importo delle riserve di utili destinate ai “Debiti v/Regione per il rafforzamento patrimoniale della AA.SS al 31/12/2017 in base alle disposizioni di cui alla nota del Commissario ad Acta del 26/01/2018, prot. n.2130 e alle disposizioni del presente Decreto” in realtà ammonterebbe correttamente ad Euro 14.600.526,00 ma per chiaro errore di accuratezza contabile l’attuale amministrazione ha deciso di “donare” indebitamente alla Regione ulteriori Euro 259.332,00 euro rivenienti dalle legittime assegnazioni dell’anno 2017. Tutto questo, si ritiene, – conclude Ciarlo – grazie al nostro Governatore De Luca che, a sua volta, ha inteso “donarci” l’attuale Management”.