POLITICA
‘Continuare ad investire nella cultura’
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In merito alle politiche culturali della città di Benevento, Marcellino Aversano, capogruppo uscente di Alleanza per l’Italia e ricandidato alle elezioni comunali del 15 e 16 maggio 2011, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“L’Amministrazione Pepe, in questi anni, ha investito in cultura con una netta inversione di rotta rispetto al passato. L’immagine di Benevento è cresciuta in regione Campania ma anche in contesti nazionali ed europei. Si pensi alla candidatura Unesco o alla presentazione del Premio Strega, solo per citare due esempi, che hanno regalato alla nostra città una visibilità e una riconoscibilità senza precedenti. Oggi Benevento ha un profilo culturale molto netto perché è stata stimolata l’intelligenza e la curiosità delle persone.
Vogliamo continuare a promuovere la nostra città, i nostri monumenti, la nostra storia per creare lavoro, attrarre turismo e migliorare la qualità della vita. Benevento è diventata città cultura grazie a questa Amministrazione e ancor di più potrà fare nei prossimi anni, valorizzando teatri, musei, patrimonio artistico, esposizioni e rassegne.
Tra i primi obiettivi del nuovo governo cittadino dovrà esserci l’emersione del patrimonio musicale e artistico di eccellenza che si esprime a partire dal Conservatorio Statale di Musica. Proporremo l’istruzione musicale per i bambini in tutte le scuole materne e la creazione di centri musicali di quartiere per arricchire ulteriormente la varietà dell’offerta musicale beneventana.
Negli ultimi anni la città si è arricchita di una straordinaria creatività musicale giovanile e di un’intensa programmazione di eventi e concerti. Benevento ha una vocazione musicale forte che va valorizzata in tutte le sue potenzialità promuovendo nuove opportunità di crescita culturale ed economica. Proprio in questa direzione vanno le due proposte che avanzo.
Portare l’istruzione musicale nelle scuole materne non solo è un’indispensabile azione educativa, ma rappresenta un modo per consentire ai bambini di conoscere la realtà sonora, di orientarsi, di esprimersi con i suoni e di stabilire per il loro tramite relazioni con gli altri. Innovativa è anche l’idea di aprire nei quartieri centri musicali che offra a un numero sempre maggiore di ragazzi, l’opportunità di un accesso gratuito alla musica e, anche per questa via, cerchi di arginare il disagio che spesso si manifesta nelle fasce adolescenziali della popolazione”.