CULTURA
“Buongiorno Ceramica!”, alla Reggia di Caserta protagonista l’arte cerretese con il giovane Di Meola

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La ceramica di Cerreto Sannita e San Lorenzello protagonista a “Buongiorno Ceramica!”, kermesse in programma lo scorso week end alla Reggia di Caserta.
Oltre ai due comuni sanniti, anche Ariano Irpino, Vietri sul Mare, Cava de’ Tirreni e Napoli hanno esposto le eccellenze delle arti ceramiche locali e hanno accompagnato i visitatori nella scoperta e ri-scoperta di questo settore artistico tra tradizione e innovazione.
Nelle Sale Romanelli, della Gloria, della Vista e nel cortile est del Palazzo Reale sono stati esposti manufatti e opere realizzate da studenti e maestri ceramisti delle più importanti botteghe campane.
I visitatori hanno avuto inoltre l’occasione di scoprire e approfondire l’arte della lavorazione della ceramica grazie a incontri in cui sarà possibile assistere e contribuire alla realizzazione di manufatti in argilla e ceramica.
Molto apprezzato il lavoro del 22enne Francesco Pio Di Meola, nato a Cerreto Sannita ma residente a San Lorenzello.
L’opera proposta con ceramica, legno, led rgb e ferro, dal titolo “Arte Povera”, accostando due elementi in apparenza antitetici tra loro, intende suggerire al fruitore un ossìmoro logico che si richiama al tempo stesso alla tradizione artigianale e alla innovazione tecnologica. Si è voluto campionare e rimodulare in modo evidente un codice linguistico che si rifà ad esempi dell’arte concettuale della seconda metà del secolo scorso e, nella fattispecie, in particolare – all’Arte povera, la corrente artistica del ‘900 che è stata anche l’oggetto della mia ricerca sviluppata nella tesi teorica.
“Nello specifico, – spiega Di Meola – ho accolto e sviluppato una sollecitazione dall’artista torinese Mario Merz, uno dei maggiori protagonisti del movimento, nel quale l’utilizzo della luce consente di veicolare l’attenzione dello spettatore in sé all’energia che da esso emana. L’obiettivo è quello di far perdere staticità e solidità ai corpi e ricercare il loro dinamismo. L’inserimento di un’anima in ferro ricoperta sui lati da quattro serie di strisce a led, inoltre, ha reso possibile la realizzazione di un intenzionale effetto straniante che – con un semplice accorgimento tecnico – simula un apparente stravolgimento della legge di gravità: la brocca e l’acqua sembrano quasi lievitare sospese nel vuoto”.