Calcio
De Zerbi suona la carica: “Sono tutte gare da ultima spiaggia. Conquistiamo i 3 punti”
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La sfida di domenica con il Cagliari si preannuncia la classica partita da ‘dentro o fuori’. Un match difficile e spigoloso che il Benevento deve vincere per alimentare ancora una volta tra le mura casalinghe la flebile speranza di salvezza.
Mister De Zerbi sa benissimo che è una gara da ‘ultima spiaggia’, come lo sono state tante altre in questo campionato di serie A, ma per la sua filosofia calcistica è un bene vivere questa tensione per prepararsi con lo spirito giusto.
La squadra ha lavorato ottimamente dopo Firenze: Sandro sarà della partita ed è probabile che anche D’Alessandro possa disputare qualche scampolo. C’è però il dubbio Sagna, fermatosi per un affaticamento e Iemmello, ancora ai box per il riacutizzarsi del vecchio problema che lo affligeva.
Per quanto riguarda il Cagliari, invece, non sarà di certo una passeggiata per via delle individualità che non meriterebbero di lottare in zona retrocessione: “Sono aggressivi e ci sono giocatori che, presi singolarmente, sono superiori al livello di squadre che lottano per la salvezza. Noi, però, abbiamo bisogno di punti e quindi non baderemo a tutte queste cose: pensiamo a dove possiamo migliorare noi”.
Per portare a casa i tre punti servirà anche l’apporto della meravigliosa tifoseria giallorossa: “Penso – afferma il tecnico bresciano riferendosi ai supporters – che stiano dando più del 100% perché ci sono sempre stati vicini. Bisogna entrare in campo con la cattiveria giusta per trascinare la gente, anche se non ne ha bisogno perché è stata sempre un’arma a nostro favore”.
Da Cagliari è partita anche la sua avventura in giallorosso e con il Cagliari, ora, potrebbe essere un decisivo giro di boa: 10 punti totalizzati non sono sicuramente da considerare un bottino soddisfacente per il tecnico degli stregoni, che conclude ritornando anche sulle dichiarazioni fatte relativamente al match di Firenze e che nei giorni scorsi hanno attirato diverse critiche e creato qualche malumore tra i tifosi: “Da quando sono qui credo di aver dimostrato quanto sia attaccato a questa società ma confermo quanto detto prima e dopo la partita. A disagio eravamo più noi di loro e ribadisco che sarebbe stato meglio non giocare. L’altra frase incriminata, quella nella quale dico che avrei preferito la retrocessione, è stata estrapolata da un discorso più ampio e manipolata: volevo dire che non mi piace ricevere favori, mi piace vincere o perdere senza dover ringraziare nessuno. Se loro avessero voluto rinviare la partita noi certamente non ci saremmo opposti per sfruttare il loro momento. Credo che sul mio attaccamento non ci sia nemmeno da discutere”.