Calcio
Benevento, parla la Curva Sud: “Il fallimento in A ha radici solo nell’assetto societario”
I supporters rispondono anche alle dichiarazioni rilasciate dal presidente Vigorito ad una emittente sul web: "Non ci stiamo a passare per capri espiatori. Che nessuno si azzardi a darci lezioni di comportamento o tifo, passione e calore". Infine, sul derby col Napoli: "Domenica riempiamo lo stadio di vessilli e bandiere giallorossi"
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“Ennesima sconfitta, ennesima prova deludente! Una stagione ai limiti del paradossale non riesce a frenare l’amore incondizionato verso quei colori che continuano a caratterizzare, ogni giorno della nostra esistenza. Noi continuiamo a credere nell’impresa. Impresa che avrebbe quasi del surreale, eppure sarebbe il giusto premio per una tifoseria che sta dando tutto sui gradoni”.
A scriverlo in una nota è la Curva Sud che aggiunge: “La serie A è stato davvero un regalo immenso, non ci stancheremo mai di ripeterlo. L’errore che da sempre imputiamo a questa società è quello di non aver creato una struttura adeguata a livello organizzativo.
Le prime avvisaglie di questa totale improvvisazione ai limiti dell’inverosimile si ebbero già a luglio, quando le file oceaniche per rinnovare o acquistare l’abbonamento furono l’avvertimento che qualcosa non avrebbe funzionato. Anziani e bambini lasciati sotto la calura incessante, mancanza di piani familiari che facilitassero economicamente le famiglie numerose.
Ci sarebbe da aprire un piccolo capitolo riguardante il signor Di Somma e le scelte operate in sede di calciomercato estivo, questioni amare già analizzate nei precedenti comunicati.
In ultimo, – prosegue nella nota – le recenti dichiarazioni del presidente Vigorito ad un’emittente non del tutto conosciuta, che accuserebbe la tifoseria di essere di “cattivo augurio” per i “sei grandi acquisti” celebrati durante il mercato di riparazione.
Lo stesso presidente ci accuserebbe di non essere vicini alla squadra, con i media colpevoli di elogiare una tifoseria che nonostante e ripetiamo nonostante, si senta derisa ed umiliata da ben 19 sconfitte in 22 gare, continua a sostenere la maglia e a viaggiare per lo stivale con un seguito impressionante.
A tali dichiarazioni si aggiungono la totale indifferenza ed il consenso tacito da parte di chi ha portato avanti una pseudo-intervista, eseguita nel peggiore dei modi senza professionalità e carattere.
Non ci stiamo – spiegano i supporters giallorossi – a passare per capri espiatori di un fallimento che ha radici solo nell’assetto societario. Che nessuno si azzardi a darci lezioni di comportamento o tifo, passione e calore.
Noi c’eravamo quando il S. Colomba si riempiva e colorava di passione anche durante gli anni dell’interregionale, della serie C2 o della C1. Oltre la categoria, i risultati e le società che ci hanno accompagnato durante una storia lunga ben 89 anni.
Il titolo sportivo è rappresentato da una società e potrebbe finire in vendita alle prime avvisaglie e mal di pancia da parte di chi la gestisce. Quel che non sarà mai in vendita sono i valori e la dignità di un popolo fiero e unito da una storia più che millenaria. Noi siamo sanniti!
Oramai, come tutti sappiamo domenica in occasione della partita contro il Napoli è stata indetta la “giornata giallorossa”. L’errore, a nostro avviso, è stato quello di indirla dopo due trasferte consecutive (Bologna e Torino) che hanno inciso economicamente, fisicamente e moralmente. Sarebbe risultato opportuno posticiparla.
Tornando alla partita di domenica, – concludono i ragazzi della Curva Sud – come sempre invitiamo a riempire lo stadio di vessilli e bandiere giallorossi.
Come avrete avuto modo di leggere sui nostri account social, ci sarà il rientro di due esponenti storici del nostro gruppo a cui sarà dedicata la coreografia del primo tempo.
Naturalmente, anche per la partita con il Napoli valgono le stesse considerazioni fatte durante gli altri incontri di cartello. La Sud è casa nostra e come tale merita rispetto da parte di ogni tifoseria avversaria. Gli unici colori ammessi saranno quelli nati nel 1929. Mai domi, siamo pronti alla prossima battaglia”.