Scuola
Scuola, a Benevento 113 cattedre saranno tagliate

Ascolta la lettura dell'articolo
Di nuovo tagli alla scuola in Provincia di Benevento. La decisione governativa riguarderà 113 cattedre che saranno dismesse il prossimo anno. Di queste 48 sono nelle scuole primarie, e "nella nostra Provincia, già piegata per la disoccupazione all’11,50% e per gli oltre 5.000 cassintegrati, in pratica chiude un’altra fabbrica dalle dimensioni medio-grandi, nel silenzio totale", scrive Enzo Delli Veneri, segretario provinciale dell’Flc Cgil.
Chiudono i plessi scolastici di Limatola (49 alunni), Morcone (27 alunni), Sant’Agata de’ Goti (30 alunni), e la scelta governativa ha ovviamente scatenato l’ira di FLC CGIL che in una nota lamenta la mancata interlocuzione con i Comuni interessati nell’assunzione di una così importante decisione.
Il sindacato, in particolare, si dice preoccupato perchè i tagli disposti dal Governo determineranno: la perdita dell’unico presidio culturale del territorio; il disagio per allievi in tenera età che diventeranno “pendolari dell’istruzione”; l’allontanamento dai territori che, aggiunto al calo demografico (1 bimbo iscritto alla prima elementare di Santa Croce del Sannio), determinerà, inevitabilmente, lo spopolamento di questi piccoli centri.
La FLC CGIL inoltre teme che "le Amministrazioni comunali, già limitate nelle risorse per il sociale, non saranno in grado di garantire un servizio adeguato che permetta il trasferimento dei piccoli allievi in un tempo ragionevole nel tragitto da casa a scuola".
Questi problemi uniti al sovraffollamento delle classi, alla riduzione degli orari di insegnamento e, non da ultimo, ai tagli del personale ATA rende necessario – si legge nella nota FLC CGIL- “ unire le forze e contrastare quest’azione di demolizione del sistema pubblico dell’istruzione”.
L’invito del sindacato, di fronte alla drammatica situazione delineata, è di “aderire tutti – studenti, docenti, personale ATA, Dirigenti scolastici, genitori, amministratori – allo sciopero generale del 6 maggio insieme a tanti lavoratori, disoccupati, precari, pensionati, che hanno a cuore le sorti del nostro territorio”.