Comune di Benevento
Biblioteca a Palazzo Paolo V, Principe: “Arroganza su discussione del regolamento”

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“Non c’è nulla da fare, questa amministrazione comunale è piena di arroganza e supponenza e lo dimostra ad ogni azione politica che mette in campo. E’ quanto si è verificato nella seduta ( 14/12/2017 ) della commissione regolamento, presieduta dalla consigliera Anna Rita Russo, che ha portato all’attenzione dei componenti un regolamento per l’istituzione di una biblioteca comunale, chiedendone, sic et simpliciter, l’approvazione. Immediato il diniego dei consiglieri di opposizione. Un regolamento va discusso, prima di essere approvato in commissione, per poi andare in Consiglio.”
E’ quanto dichiara Vittoria Principe sul regolamento che dovrebbe istituire la biblioteca comunale, definendo la vicenda che si è consumata tra i consiglieri a Palazzo Mosti fuori dai criteri della trasparenza e delle pari opportunità.
Ma l’arroganza politica della Giunta Mastella è tale che, sulla copertina del regolamento, portato dalla Russo, era stata già inserita la data di approvazione in consiglio comunale del prossimo 19 Dicembre 2017, quindi a posteriori.
Ma le genialità della nostra giunta comunale, non finiscono qui. L’assessore Rossella Del Prete, fresca di nomina esterna, “partorisce” l’idea politico-amministrativa che la biblioteca sia allocata a Palazzo Paolo V.
Immaginare la collocazione di una biblioteca nel palazzo più antico e storico della città, oggetto in passato di tante idee di destinazione d’uso, a partire dal ritorno del consiglio comunale, idea proposta dall’attuale Presidente del Consiglio De Minico, appare quanto meno azzardata e priva di una serie riflessione. Non sarebbe stato meglio fermarsi e pensarci un attimo? Magari in una forma più partecipata? O questa genialità la Del Prete l’ha riservata per i doni natalizi?
Una biblioteca, all’ultimo piano, non sarebbe di fatto accessibile ai portatori di handicap, alle persone anziane che, immaginate in che modo potrebbero mai arrivarci: con la morte negli occhi. Chi potrebbe usufruire di una biblioteca in tal luogo? Come sempre accade, si lanciano idee più per apparire e tentare di dimostrare a tutti i costi capacità politiche, che per realizzare adeguati servizi alla comunità. Cosa dovrebbe essere mai più fruibile di una biblioteca? Perché non pensare ad esempio, alla Galleria di Via Orbillo Pupillo, dismessa e abbandonata, ma sicuramente accessibile a tutti e che fu vero cenacolo di cultura?”