Calcio
Doping, Lucioni dopo l’audizione: “Sono tranquillo e spero di tornare presto”

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Fabio Lucioni oggi a Roma è stato ascoltato per circa mezz’ora da Alberto Cozzella, Procuratore Capo di Nado Italia ed ha sostanzialmente confermato quanto già sostenuto nelle ore successive alla notizia della positività con relativa sospensione.
“Sono tranquillo – ha detto Lucioni al termine dell’interrogatorio – ho fiducia nella giustizia e spero che tutto possa risolversi in tempi brevi. Non ho alcuna responsabilità diretta e mi auguro solo di tornare al più presto in campo”. Il difensore ha raccontato ai magistrati che lo spray cicatrizzante contenente il clostebol metabolita (ovvero il “Trofodermin”) gli è stato somministrato dal medico sociale, in una sola occasione, al termine di una seduta di allenamento per curare una ferita alla gamba che stentava a rimarginarsi.
La tesi difensiva è che il difensore il medicinale (sulla cui scatola esterna è stampato il segnale rosso con la scritta “doping”) non lo ha mai nemmeno toccato, poiché l’applicazione sulla gamba ferita è stata fatta direttamente dal medico sociale.
“Non sto inventando storie – ha proseguito Lucioni – è andata effettivamente così. L’ho detto sin dal primo giorno e non vedo perché avrei dovuto dire cose diverse”. L’avvocato di Lucioni, il leccese Sticchi Damiani, ha parlato di beffa a tutti gli effetti. “Il mio assistito è in buona fede – ha dichiarato il legale – miriamo alla colpa lieve perché è chiaro che non c’è assolutamente responsabilità diretta in capo a Fabio.
I precedenti non sono del tutto coincidenti, perché altre volte lo spray in questione è stato assunto in autonomia, mentre in questo caso il calciatore si è fidato delle cure predisposte dallo staff sanitario”.
Ora la palla passa alla Procura, che può archiviare o procedere con il drinvio a giudizio dinanzi al Tribunale nazionale antidoping. Prima però i magistrati potrebbero scegliere di convocare il medico sociale, per confrontare la sua versione con quella di Lucioni. Il quale dovrà aspettare almeno una decina di giorni prima di capire cosa intenderà fare la Procura. E’ bene precisare che il Benevento non rischia nulla in questa vicenda visto che è interessato un singolo giocatore.
Oggi intanto la squadra ha affrontato un test amichevole contro il Play Eur, formazione militante nel campionato di Eccellenza laziale. E’ finita 4-0 per il Benevento, e non vi hanno partecipato Antei e Ciciretti (che sono tuttavia sulla via del recupero) e Di Chiara per una botta rimediata in allenamento nei giorni scorsi.
Sabato altra sgambatura con avversario da definire, domenica si rientra a Benevento, lunedì riposo e poi si deciderà se tornare a Roma o trascorrere la settimana pre-Verona sul campo di Paduli.